Tennis

Chiasso, scommesse a bordo campo e la pronta reazione degli organizzatori

Il supervisor della competizione ha notato degli individui sospetti, e poi è stata chiamata la polizia
Patrick Colombo
25.04.2019 17:07

Quella delle scommesse live, gestite tramite piattaforme web specializzate, è una realtà che da anni ha fatto irruzione nel mondo dello sport professionistico e semiprofessionistico. Purtroppo, accanto a chi tenta lecitamente la fortuna puntando delle somme sul risultato di una squadra o di un giocatore, c’è chi oltrepassa i confini della legalità per portarsi a casa cifre cospicue. Una delle discipline che di recente ha conosciuto la piaga delle scommesse illegali, in taluni casi grazie alla complicità di tesserati che hanno aggiustato incontri loro o di conoscenti, è il tennis. Ad attirare l’attenzione dei malintenzionati sono in genere i tornei del circuito minore, in cui il montepremi è relativamente basso e quindi è più facile, in teoria, trovare (ma non pare essere stato questo il caso) delle complicità anche tra i giocatori o il loro entourage.

Nessuno, però, immaginava che personaggi di tale risma potessero raggiungere Chiasso, come invece è avvenuto in questi giorni, in concomitanza con il torneo ITF. A destare sospetti, ieri, sono stati quattro individui, peraltro conosciuti nell’ambiente. Notati dal supervisor della competizione che si svolge sino a domenica sui campi in terra rossa della frazione di Seseglio, sono stati segnalati agli organizzatori, che hanno prontamente avvisato la polizia. Oggi, poi, le forze dell’ordine sono ritornate al centro sportivo comunale dove hanno trovato tre sospetti, a carico dei quali sono stati eseguiti i controlli del caso. Si tratterebbe di persone dell’Europa dell’est e del meridione d’Italia. Stando a quanto trapelato, gli indiziati, seguendo sul posto le partite, scommettevano on line approfittando del fatto che gli aggiornamenti dei punteggi sulle piattaforme web avvengono con secondi di ritardo. Conoscendo lo sviluppo dei game, potevano andare sul sicuro puntando delle somme su una o sull’altra giocatrice. Una furbata che tuttavia non inficia la regolarità del torneo ed evidentemente non implica il coinvolgimento di chi è in campo.

Certo, l’arrivo della polizia a Seseglio non è passato inosservato. Non possono che esprimere rammarico gli organizzatori del torneo femminile, divenuto un appuntamento assai apprezzato nel calendario tennistico proprio per l’ottima preparazione e l’accoglienza assicurate negli anni. «Questi episodi - sottolinea il presidente del Tennis Club Chiasso Gianni Schuler - non fanno bene allo sport. Siamo molto dispiaciuti, perché è da quattro mesi che lavoriamo duramente per creare questo evento e poi arrivano simili personaggi che offuscano l’immagine del torneo. Qui ci sono 30 ragazzi che, a titolo di volontariato, lavorano ogni giorno dalle 5 del mattino». Da rimarcare è l’efficace e tempestivo intervento dei responsabili della manifestazione, i quali hanno prontamente segnalato la presenza di potenziali (poche) mele marce, che col torneo di Seseglio nulla hanno a che fare. Dopo i controlli di ieri, la polizia non ha eseguito fermi, ma gli accertamenti proseguiranno allo scopo di sanzionare eventuali illeciti. Oltre agli interrogatori di rito, sarebbero state fatte ricerche di materiale compromettente nelle automobili dei sospettati.