Chiasso, una sala d'attesa per profughi

CHIASSO - Un aumento di migranti in arrivo è stato registrato negli ultimi mesi, ma il livello di guardia non è ancora stato raggiunto. Tuttavia, viste le tensioni sullo scacchiere internazionale, gli scenari più inquietanti, che prefigurano afflussi in massa di richiedenti l'asilo e clandestini provenienti soprattutto dalle rotte balcaniche, non possono essere scartati. Così, dopo le guardie di confine, che hanno deciso di dotarsi di nuovi spazi soprattutto per gestire i controlli di stranieri che raggiungono la cittadina in treno, anche l'Ufficio federale della migrazione (UFM) intende disporre di alcune superfici di proprietà delle Ferrovie federali svizzere nei pressi della stazione internazionale. In particolare, il progetto riguarda l'utilizzo del primo piano dell'edificio al civico 7 di via Motta a Chiasso. Là è prevista la creazione di una sorta di sala di attesa per i migranti, in modo da riunirli prima del disbrigo delle pratiche di registrazione. Lo scopo è anche quello di non lasciarli a bighellonare tra l'atrio dello scalo ferroviario e le banchine, mischiandosi e magari in qualche caso infastidendo i pendolari in attesa del treno. Rischi che ovviamente si acuiscono nel caso di arrivi contemporanei di diverse decine di richiedenti l'asilo.