L'apparente paradosso

Chiede la licenza edilizia... sperando che non gliela diano

La curiosa procedura è nata all'interno di una diatriba fra vicini per un diritto di passo su una stradina sterrata di Bedigliora, finita davanti al Tribunale Federale
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Federico Storni
24.07.2024 19:30

Questa storia inizia come una piccola diatriba fra vicini e finisce - qualche decina di migliaia di franchi dopo - di fronte alla massima autorità giudiziaria del paese. In mezzo vi sono una licenza edilizia che la richiedente sperava venisse negata, un’accusa di uso abusivo delle procedure e la ricostruzione dell’intero «vissuto» di una stradina sterrata al servizio di poche case a Bedigliora. Stradina che è poi l’oggetto del contendere.

A prima vista controintuitivo

Stando a quanto si può ricostruire dalla recente decisione del Tribunale federale sulla vicenda, la faccenda è relativamente semplice. Un uomo ha chiesto a una donna il diritto di passo sulla stradina per accedere alla sua abitazione. La donna, che è proprietaria di «una particella boscata» da cui passa la stradina stessa, gli ha però negato il consenso ritenendo che si stesse facendo un uso eccessivo della strada. L’uomo ha quindi avviato una causa civile. Per vincerla, la donna ha inoltrato una domanda di costruzione al Comune di Bedigliora «volta a chiarire la legittimità del transito privato sulla strada, postulando che la licenza non (enfasi nostra) venisse concessa». E così infatti è stato, alla fine di un iter complicato. Ma l’uomo e un altro vicino le hanno contestato, inizialmente con successo, un «uso abusivo della procedura edilizia». La donna si è allora rivolta al Tribunale amministrativo cantonale che ne ha accolto il ricorso ma al contempo ha concesso il transito privato sulla stradina. Esattamente quello che la donna sperava di evitare quando ha inoltrato la domanda di costruzione.

La pista precedeva il bosco

Ne è seguito un altro ricorso al Tribunale federale, che si è rivelato infruttuoso. A questo stadio la donna argomentava che la decisione a lei avversa «avrebbe disatteso le finalità perseguite all’inizio del ‘900 dal legislatore federale e cantonale con l’adozione delle norme sulle foreste». La ricostruzione storica ha però permesso di accertare che la stradina esiste almeno dal 1933, più probabilmente dal 1910, che il suo calibro non sembra mutato da allora e, soprattutto, che la pista precede il bosco. Probabilmente cent’anni fa lì c’erano campi. IlTF ha quindi confermato che non solo la strada può essere mantenuta, ma che vi può transitare il traffico privato.

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