Somazzo

Chiesa «soffocata» e ora c’è chi si oppone

Ad almeno quattro confinanti privati non piace il progetto della Città di Mendrisio per sistemare l’area attorno all’oratorio di San Giuseppe con parcheggio, parco giochi e muri perimetrali – Si chiede «un inserimento paesaggistico più armonioso che rispetti il nucleo e l’edifico religioso»
Il parcheggio verrà ridisegnato per poter accogliere nove stalli a norma. ©Ti-Press/Francesca Agosta
Luca Bernasconi
17.05.2021 19:50

Il progetto di riqualificazione dell’area attorno all’oratorio di San Giuseppe a Somazzo non piace proprio a tutti. La domanda di costruzione inoltrata dalla Città di Mendrisio è stata in pubblicazione fino al 10 maggio e nel frattempo sono almeno quattro le opposizioni giunte al Comune. In due parole, il progetto non farebbe che «soffocare» la chiesetta invece di metterne in risalto le peculiarità.

Domanda di costruzione bis

A livello tecnico di parla di «formazione parco giochi, sistemazione esterna, posteggio e nuovo deposito interrato». Il progetto è stato disegnato dall’architetto Otto Krausbeck di Salorino.

A questo punto bisogna precisare che un disegno molto simile era già stato presentato dalla Città di Mendrisio nel settembre dello scorso anno. Anche allora non era andato giù ad alcuni confinanti che avevano inoltrato un’opposizione e avevano pure segnalato la questione all’Ufficio cantonale dei beni culturali, essendo l’oratorio un monumento protetto, dapprima a livello cantonale e in seguito locale. Ora il progetto è stato ripresentato, parzialmente modificato nella speranza di non suscitare opposizione alcuna.

Rampe e accessi

«L’intervento viene inteso come una possibilità per la valorizzazione dell’edificio della chiesa, unico edificio di carattere eccezionale del piccolo, ma vivace, nucleo del paese» si legge nella relazione tecnica allegata alla domanda di costruzione. Si parla anche del nuovo giardino pensile di carattere ludico situato a sud del comparto che vuole essere in armonia con l’area risistemata del piazzale ad uso posteggio che si trova a nord.

Pareti di sostegno

Ci saranno anche dei muri di sostegno che «incorniciano e mettono in evidenza l’abside». Una rampa d’accesso pedonale permetterà l’accesso al parco giochi mentre nel posteggio saranno ricavati due varchi nel muro perimetrale per gli accessi pedonale e veicolare. Il giardino pubblico a sud sarà circondato da muri di sostegno con un’area verde, alberi e spazi laterali in minerale. «La formazione del nuovo giardino rialzato rispetto alla strada permette di inserire nel terrapieno un locale deposito accessibile dal livello della strada, la cui copertura sarà finita con pavimentazione dura» si legge ancora nella relazione tecnica.

«Posteggi altrove»

Uno degli oppositori riprende le motivazioni già addotte nel settembre scorso: «Il nuovo progetto prevede l’erezione di diversi muri di sostegno e manufatti vari in calcestruzzo armato per creare una specie di mini autosilo a ridosso del chiesa di San Giuseppe, “soffocandola”». Secondo lui i veicoli diventano gli attori principali, a scapito delle persone. Quanto ai posteggi «potrebbero essere edificati poco distanti ma con un impatto urbanistico meno invasivo e anche costoso». Un’occasione insomma per restituire finalmente quegli spazi agli abitanti, valorizzando contemporaneamente il contesto e proteggendo la chiesa.

Coinvolgere il paese.

L’oppositore chiede quindi al Municipio di «rivalutare il progetto considerando un inserimento paesaggistico più armonioso e consono che rispetti il nucleo e soprattutto la chiesa con i suoi dintorni». E domanda anche alle autorità comunali di indire una serata informativa in modo che tutti gli interessati «possano intervenire e portare le loro idee e/o argomentazioni trovando magari una soluzione più consona e rispettosa del paesaggio e dell’ambiente circostante».