Chiesti sei anni per Enderlin al processo di Milano

MILANO/LUGANO - Bisognerà aspettare ancora un paio di mesi per conoscere l'esito del processo in Italia a carico di Davide Enderlin, l'uomo d'affari ed ex consigliere comunale di Lugano accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio nell'ambito dell'inchiesta sul maxi raggiro alla banca genovese Carige. Oggi, al Tribunale di Milano, davanti a una Corte presieduta dal giudice Carlo Cotta, il pubblico ministero Sergio Spadaro ha chiesto una condanna a sei anni di carcere e la confisca di alcuni beni sequestrati a suo tempo dalle forze dell'ordine. Assente in aula – respinge tutte le accuse – e irraggiungibile al telefono per un commento, Enderlin era stato arrestato nel maggio del 2014 vicino al capoluogo lombardo e poi trasferito al carcere Marassi di Genova in quanto sospettato di essere stato la sponda di una rete transnazionale di professionisti che ha consentito all'ex presidente dell'istituto di credito genovese Giovanni Berneschi – condannato nel febbraio del 2017 a 8 anni e 2 mesi, due anni in più rispetto a quanto era stato chiesto dall'accusa – e al suo braccio destro Ferdinando Menconi di riciclare 23 milioni di euro attraverso la Svizzera.
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