«Ci sono già prenotazioni per il prossimo inverno...»

«C’è chi, addirittura, ha già prenotato per il prossimo inverno...». Christian Vigne gongola. Il direttore dell’Ente turistico regionale del Moesano (ETRM) è sommerso di richieste di persone interessate ad affittare rustici, appartamenti e case di vacanza a San Bernardino ma non solo. Dopo un ottimo 2020 com’era stato il caso per le valli del Sopraceneri (si veda il CdT di sabato scorso), il 2021 per la nota località turistica altomesolcinese si preannuncia ancora migliore.
La riscoperta della montagna, la voglia di allontanarsi anche solo per qualche settimana dalle città e di staccare dalla routine quotidiana e la quasi impossibilità di viaggiare all’estero a causa della pandemia sono fattori che stanno facendo la differenza. Soprattutto l’ultimo, naturalmente. È il rovescio della medaglia dell’emergenza sanitaria: avvicinarci al nostro territorio, alla natura che ci circonda.
Con il vento in poppa
Sono copiose come le nevicate scese negli ultimi mesi le telefonate e le e-mail giunte all’ETRM. Fioccano le prenotazioni. La stragrande maggioranza arriva dal Ticino. Non è una sorpresa. I cittadini del nostro Cantone che scelgono San Bernardino quale meta delle ferie o per un weekend di relax sono viepiù numerosi. In un’ora si passa dal lago di Lugano a quello d’Isola; in quaranta minuti si viene catapultati dai castelli di Bellinzona alle rovine del fortilizio di Mesocco. «Nel 2020 abbiamo avuto una grandissima richiesta. E la tendenza si sta confermando anche per l’anno in corso per quanto riguarda appartamenti e immobili (un centinaio, complessivamente, l’offerta; ndr.)», esordisce il direttore dell’ente Christian Vigne. La domanda supera quanto c’è a disposizione. Un quadro però migliore del Bellinzonese, dove gli appartamenti sono 6.000 ma l’estate scorsa ne erano finiti sul «mercato» appena 300.
Ferie in un paesaggio bucolico
Carnevale, Pasqua e quattro stagioni. Al Sanbe si va verso il pienone, considerando che vi sono prenotazioni... per l’inverno 2021-2022. «Effettivamente è così, in quanto alcuni non vogliono ripetere l’errore commesso quest’anno, ovvero di riservare quando è troppo tardi e gli oggetti sono esauriti», puntualizza il nostro interlocutore. Ticinesi, dicevamo, ma anche italiani. Lombardi, per la precisione. Nella località dell’alta valle, infatti, non pochi proprietari di immobili provengono dalla zona di confine. La loro affluenza quest’anno è stata giocoforza limitata dal coronavirus e dalle conseguenti restrizioni imposte dal Governo della vicina Penisola (come non citare, ad esempio, le famose zone in cui è stato ripetutamente suddiviso il Belpaese) più severe di quelle che hanno interessato la Svizzera.
La conferma di questa tendenza positiva ci giunge anche dai responsabili dell’Immobiliare la Rotonda di San Bernardino che offre immobili nuovi o rivendite nella stessa frazione di Mesocco e a Pian San Giacomo nonché a Splügen. «Nel 2020 le case di vacanza sono state prese d’assalto dai ticinesi. E pure il 2021 promette decisamente bene. Registriamo prenotazioni per le imminenti vacanze di carnevale e per l’estate», ci hanno spiegato ieri.
Le abitazioni primarie
Un capitolo a parte merita la compravendita. Nel Sopraceneri si trattava di casi sporadici. Ben diverso il discorso nel Moesano. «Già in occasione della prima ondata pandemica, la scorsa primavera, vi sono stati dei cittadini che hanno scelto di abitare nella nostra regione. Non hanno cioè acquistato una residenza secondaria, bensì primaria. Sono stati venduti anche dei terreni, segno che presto sorgeranno dei nuovi edifici, e degli appartamenti. È un segnale importantissimo in un periodo complicato per tutti», chiosa Christian Vigne.
