Circolano su auto non sdoganate

LUGANO - Sono stati mesi all?insegna di un?attività intensa quelli appena trascorsi per le dogane ticinesi. Dati alla mano, da gennaio a giugno, le pratiche doganali all?esportazione sono aumentate del 6%, mentre risultano in diminuzione quelle all?importazione e al transito (-0.9% e -8.9%). Le attività di controllo ai valichi commerciali hanno poi permesso di accertare oltre 2.000 veicoli con lacune nell?ambito della sicurezza, mentre in tema d?inchieste, la sezione antifrode ha aperto oltre 400 incarti (in aumento l?importazione illecita di manufatti di tabacco). "Sempre (purtroppo) d?attualità - spiega il direttore del IV Circondario Silvio Tognetti - è poi l?impiego senza trattamento doganale in Svizzera, di veicoli privati esteri da parte di persone domiciliate in Svizzera. Se i sequestri di vetture svizzere in territorio italiano ravvivano la cronaca nei media locali, constatiamo che esiste un marcato problema anche in Ticino". "Molte persone residenti – spiega – circolano ancora in Svizzera con veicoli non sdoganati nonostante le informazioni puntuali che vengono fornite in particolare a coloro che dall?estero traslocano in Ticino. Numerosi i casi segnalatici dalle polizie comunali con le quali abbiamo un?ottima collaborazione. Constatata l?infrazione, la nostra procedura amministrativa, prevede lo sdoganamento del veicolo (in pratica: Dazio + IVA + Imposta auto; mediamente il 14% del valore dell?auto) e una multa, che a dipendenza dei casi, generalmente ammonta a circa il 5% del valore venale del veicolo". Nel nostro approfondimento in pagina, il bilancio del direttore del IV Circondario, Silvio Tognetti.