Circonvallazione Agno-Bioggio: «Rapporto costi-benefici assolutamente negativo, irrealistico un aiuto da Berna»

Dopo il coro di critiche arrivato nei giorni scorsi da sindaci e politici malcantonesi, e dopo l’interpellanza del consigliere nazionale Piero Marchesi che ha sollevato la questione del cofinanziamento federale, il Dipartimento del territorio (DT) prende posizione sul progetto della Circonvallazione Agno-Bioggio (CAB), stimata oggi in oltre 550 milioni di franchi nella sua variante completamente interrata.
Il DT ha diffuso una lunga nota in cui ricostruisce la storia delle richieste di finanziamento, precisando che la Confederazione, contrariamente a quanto emerso nel dibattito politico, non si è mai espressa direttamente sulla CAB nella sua forma sotterranea e che, alla luce delle regole vigenti, i costi e il rapporto costi/benefici rendono del tutto improbabile un sostegno di Berna.
Il Dipartimento ricorda come la CAB sia stata sottoposta per la prima volta a Berna nel 2007, nell’ambito del Programma d’agglomerato del Luganese di prima generazione (PAL1), con un costo stimato in 180 milioni di franchi e con priorità «B». Già allora il progetto era stato valutato come «gravemente insufficiente» dal punto di vista del rapporto costi/benefici e declassato a priorità «C».
Successivamente, con il PAL2, la Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL) aveva riproposto l’opera, ridotta a 134 milioni di franchi e con priorità «A». Sebbene giudicata sufficiente, era stata scartata in favore della Rete tram-treno del Luganese (RTTL), che oggi beneficia di circa 500 milioni di franchi federali ed è considerata dalla Confederazione molto più coerente con gli obiettivi di mobilità sostenibile e di sviluppo degli agglomerati.
Il nodo del cofinanziamento federale
La scorsa settimana, rispondendo a un’interpellanza, il Consiglio federale ha ricordato che in linea di principio le circonvallazioni possono essere cofinanziate se inserite in un Programma d’agglomerato, integrate in una strategia complessiva e coordinate con lo sviluppo urbano. Tuttavia, osserva il DT, si è trattato solo di un richiamo alle regole generali, «non di una presa di posizione specifica sul progetto CAB».
Inoltre, a inizio 2025, durante l’elaborazione del PAL5, i servizi del Dipartimento hanno nuovamente analizzato la fattibilità di un cofinanziamento per le due varianti (parzialmente fuori terra o interamente sotterranea). «L’esito è stato negativo», sottolinea la nota: i costi sono esplosi fino a 337 milioni e oltre 550 milioni di franchi, a fronte di benefici ritenuti insufficienti e già compensati dall’imminente realizzazione della RTTL.
Confronto nazionale: nessun precedente simile
Il dipartimento diretto da Claudio Zali mette inoltre in prospettiva i numeri della CAB: sui 170 Programmi d’agglomerato approvati nelle prime quattro generazioni, solo 23 circonvallazioni hanno ottenuto un cofinanziamento. La maggior parte di esse aveva un costo inferiore ai 30 milioni di franchi, una sola ha superato i 100 milioni. «Mai sono stati cofinanziati progetti dell’ordine di grandezza della CAB», ricorda il Dipartimento, segnalando che solo in due occasioni (Oberburg e Moscia-Acapulco) le Camere federali hanno deciso di andare oltre le regole approvando opere bocciate dal DATEC e dal Consiglio federale.
Alla luce di questi dati, il Dipartimento conclude che «progetti stradali dal costo di centinaia di milioni esorbitano totalmente dall’ambito delle opere cofinanziabili dalla Confederazione».
Serate informative sospese
Nonostante il quadro negativo, il DT precisa di aver avviato un contatto diretto con l’autorità federale per un confronto «fuori procedura». In attesa di chiarimenti, le previste serate informative nei Comuni di Manno, Agno e Caslano, così come il sondaggio presso la popolazione, sono state sospese.
«Si è ritenuto opportuno attendere – spiega la nota – per evitare che l’opinione pubblica fosse influenzata da comunicazioni incomplete o polemiche».