Circonvallazione, parte una missiva al Consiglio di Stato

In un futuro immaginario, se la presa di posizione del Consiglio comunale di Agno avesse imboccato il tratto interrato fra il Vallone e l’aeroporto sarebbe arrivata all’attenzione del Consiglio di Stato senza rimanere imbottigliata nel traffico. Scherzi a parte, ci sono due verità concrete in questa frase: la prima è che, come noto, il collegamento sotterraneo della Valle del Vedeggio è stato stralciato dal progetto perché costa troppo. La seconda, invece, è che nell’ultima seduta il Legislativo di Agno ha concretizzato il malcontento decidendo di scrivere una missiva al Governo nella quale esprime la propria delusione e chiede i motivi che hanno spinto il Dipartimento del territorio a tagliare fuori il comune malcantonese dal progetto della circonvallazione.
«Letterine di disappunto»
La decisione presa dal Consiglio comunale è dettata dalla volontà sia di sostenere il Municipio e la sua posizione sia di evidenziare la contrarietà della cittadinanza. In buona sostanza, i membri del Legislativo non si capacitano del perché sul progetto della circonvallazione Agno-Bioggio non si siano fatte le stesse riflessioni come su altri progetti allo studio in Ticino nonostante rispecchino le medesime finalità: migliorare la viabilità di un tratto stradale, e di conseguenza di un comparto, attraversato da migliaia di auto ad ogni ora del giorno.
La decisione di scrivere al Consiglio di Stato non è stata però accolta all’unanimità. Il movimento ViviAgno ha deciso di smarcarsi perché «scrivere una lettera di lamentele come Consiglio comunale per dimostrare l’indignazione dei cittadini di Agno è una mossa elettorale che non ha alcuna efficacia concreta», rileva il coordinatore del movimento, Emanuele Verda. «È l’Esecutivo l’interlocutore, quindi il Municipio, che deve valutare la situazione, dare prova di sapersi finalmente muovere, prendere in mano la situazione con decisione, lavorando nei giusti gremi, coinvolgendo semmai il Gran Consiglio e altri Comuni. Vanno pensate e proposte strategie efficaci e semmai alternative, cosa che abbiamo suggerito in Consiglio comunale e a suo tempo già al Municipio, piuttosto che scrivere letterine di disappunto o chiedere ad altri quello che serve per Agno».
«Posizione compatta»
A proposito di espressioni decise. Subito dopo la decisione del Cantone di tagliare a metà la circonvallazione, quindi di eseguire solo la parte d’opera compresa tra la rotonda Cinque Vie a Bioggio e l’estremità sud della pista dell’aeroporto, il sindaco di Agno, Thierry Morotti, ha preso contatto con il sindaco di Bioggio, Eolo Alberti, «chiedendo al più presto di riunire la Conferenza dei sindaci del Malcantone per capire come andare avanti con questo dossier e avere una posizione chiara, ferma e compatta», ci spiega Morotti. La riunione è stata indetta per il 10 gennaio. Chissà se partirà un’altra lettera al Consiglio di Stato.