Città e Cantone «liberano» quattro progetti sul piano della Stampa

Uno scambio di terreni fra Città e Cantone sblocca quattro progetti in zona Stampa a Lugano. L’incastro, se così possiamo chiamarlo, è descritto nel messaggio con cui il Governo chiede un credito di 4,4 milioni per acquistare un fondo di 7 mila metri quadrati dal Comune. Il motivo? Ricavare lo spazio necessario per migliorare la sicurezza del carcere, dove il «costante incremento delle attività – per usare le parole del Consiglio di Stato – comporta un aumento dell’affluenza di persone e di mezzi di trasporto e la conseguente necessità di ripensare la modalità di gestione dei controlli». In sintesi il penitenziario deve allargarsi, disporre di un sistema di accessi più funzionale e avere una distanza adeguata dagli edifici e dalle proprietà circostanti. Ed ecco il primo progetto.
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Il secondo è l’estensione della linea dei bus «S», la Centro-P+R Cornaredo- Stampa, che verrà potenziata nel dicembre dell’anno prossimo e avrà bisogno, anch’essa, di nuovi spazi, in particolare per una nuova fermata e per un’area di giro. Spazi di proprietà comunale che attualmente sono occupati in parte dai parcheggi per i collaboratori e gli utenti delle strutture carcerarie. Verranno spostati, per forza. Anche perché sullo stesso fondo – ed eccoci al terzo progetto – la Città prevede di realizzare la nuova sede del Dicastero Servizi Urbani, per la quale il Consiglio comunale ha recentemente approvato un credito di progettazione. Il quarto progetto toccato dalle discussioni sull’asse Bellinzona-Lugano, invece, è quello del nuovo centro sportivo Al Maglio a Canobbio, per il quale occorrono due terreni demaniali. Nel ’94 il Cantone li aveva comprati per il cantiere della galleria Vedeggio-Cassarate, ma quello scopo è ormai superato dai fatti e quindi il Governo è pronto a metterle quelle superfici a disposizione della Città. L’incastro è completo e formalizzato in una convenzione ad hoc tra lo Stato e il Comune di Lugano. Il suo testo andrà approvato dal Parlamento assieme alla citata richiesta di credito di 4,4 milioni.