Coldrerio-Rapid: «I testimoni danno un’altra versione dei fatti»

Il Comitato del Raggruppamento Allievi Castello Coldrerio si è riunito ieri sera alla presenza dei rappresentati delle società AS Castello e AS Coldrerio e dei municipi di Castel San Pietro e Coldrerio per verificare i fatti accaduti sabato 12 ottobre, in coda alla partita degli allievi B contro il Rapid Lugano. Ricordiamo che il papà di un giocatore luganese aveva riferito al Corriere del Ticino di una rissa che avrebbe coinvolto ragazzi e genitori e lo stesso presidente del Raggruppamento Castello Coldrerio, Michel Ponti, aveva confermato che c’era «stata una piccola rissa che ha visto coinvolti giocatori e genitori». Il Comitato, dopo aver ascoltato i testimoni presenti al momento dei fatti, ritiene tuttavia che «la versione da loro fornita non corrisponda a quanto riportato dai media». Lo si legge in un comunicato odierno. Pertanto si è deciso di «inoltrare un esaustivo rapporto alla Federazione Ticinese di Calcio in cui verrà esposto quanto appurato ieri sera», prosegue la nota, in cui viene evidenziato che: «Il Raggruppamento Allievi Castello Coldrerio si è dotato a suo tempo di un regolamento interno che regola il comportamento dei genitori, dei ragazzi e degli allenatori. Le misure prese sono in linea con il suddetto».