Come comportarsi di fronte alla violenza

«Sento delle urla provenire dall’appartamento accanto al mio, cosa posso fare?». «Mio fratello è violento nei confronti di sua moglie, ma non so come gestire la situazione». Sono solo esempi, questi, di espressioni di violenza – con livelli di gravità differenti – che possono toccarci direttamente o indirettamente da vicino. In diverse occasioni hanno le sembianze di pensieri passeggeri, che rimangono però tali perché non si possiedono gli strumenti corretti per gestirli. La nuova iniziativa dell’Associazione Ciao Table non intende sostituirsi alle autorità o ai servizi cantonali che si occupano di questo genere di casi, bensì offrire un servizio complementare di ascolto per contrastare le violenze interpersonali che spesso ci circondano. In altre parole, coprire quel target di persone che difficilmente riesce ad accedere ai servizi messi a disposizione dal Cantone, ovvero l’entourage di chi subisce violenza e di chi la commette.
Un luogo dove riflettere
Non stiamo parlando di un servizio che «giudica» le azioni di una persona in quanto testimone passivo di una violenza. Piuttosto di uno che intende offrire un ambiente dove sostenersi reciprocamente, una tavola rotonda non giudicante volta a favorire il dialogo per individuare quali possano essere gli atteggiamenti opportuni per contrastare le violenze o le prepotenze che ci circondano. Gli incontri, è bene precisarlo, non avranno niente a che fare con delle sedute di psicoterapia, nonostante durante gli incontri saranno presenti specialisti del settore.
Questo progetto, che gode del sostegno della Città di Lugano, del Lions Club Monteceneri e di Migros Percento culturale, tiene in considerazione anche tutte quelle violenze apparentemente lievi, sia esse fisiche, psicologiche o subite e perpetrate online, ma che comunque offendono la sensibilità della persona.
Garantire l’anonimato
L’associazione organizza ogni anno un convengo dedicato a tematiche poco toccate o messe in secondo piano dalla ricerca scientifica. L’ultimo, dal titolo «La violenza che non guardiamo», si è tenuto lo scorso ottobre all’Università della Svizzera italiana e ha visto la partecipazione di diversi esperti del settore dei vari servizi cantonali, come ad esempio il Gruppo giustizia riparativa Ticino. Nel nuovo servizio di Ciao Table confluiscono anche i feedback di questi convegni, oltre alle tante esperienze, pareri e conoscenze messe a disposizione dai professionisti.
Un altro aspetto rilevante di questo progetto è la garanzia dell’anonimato, oltre al fatto che gli incontri sono totalmente gratuiti e le persone possono essere accompagnate anche da amici. «Le persone che partecipano parlano di una terza persona che ha subito violenza o l’ha commessa – rileva Piera Serra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione –. È giusto che abbiano la possibilità di non esporre la propria identità perché sarebbe facilmente riconducibile alla vittima o all’aggressore. Inoltre, tutte le persone che decidono di partecipare agli incontri è importante che si impegnino a non divulgare all’esterno ciò che viene detto. È possibile, inoltre, presentarsi con uno pseudonimo».
Seminari per piccoli gruppi
Il secondo servizio è quello dei laboratori che vanno sempre nella direzione delle persone vicine a chi subisce violenza. Più nel dettaglio, verranno organizzati dei seminari esperienziali per piccoli gruppi articolati in due momenti: una riflessione sulle emozioni associate all’essere testimoni di una prepotenza e una discussione sulle diverse possibili reazioni. Lo strumento dei laboratori è stata scelto dall’Associazione soprattutto perché «adatto a capillarizzare la sensibilizzazione e responsabilizzare i comuni cittadini – sottolinea la psicoterapeuta Danilla Frei –. Parlando dell’ambito della violenza subita o agita dalle persone "comuni", questa tematica ha la possibilità di infiltrarsi nel tessuto sociale. È importante rendere sensibili al problema più persone possibili, così da creare un tessuto di base della popolazione più consapevole alla tematica e meno disinteressato quando si presenta».
Di laboratori e dettagli pratici
Chi intende rivolgersi a Ciao Table può scrivere una mail a [email protected] oppure [email protected]. Non esiste una sede fissa dove si svolgeranno gli incontri (Mendrisio, Lugano o Bellinzona), che saranno concordati di volta in volta. Il primo laboratorio, invece, si terrà alla Filanda di Mendrisio domenica 2 aprile dalle 15.30 alle 17.30. Il titolo dell’incontro è «Impariamo a reagire nel modo giusto quando assistiamo a una prepotenza».