Como, migranti obbligati ad usare i container

Una struttura a pochi passi dal Cimitero Monumentale accoglierà i profughi oggi accampati alla stazione - La struttura sarà pronta entro metà settembre
Red. Online
19.08.2016 16:48

COMO - Container per 300 migranti con l'obiettivo di liberare la stazione San Giovanni, dove sono accampate da oltre un mese e mezzo circa cinquecento persone. Un'area a pochi passi dal Cimitero Monumentale di Como verrà infatti trasformata in un centro di accoglienza. La struttura sarà pronta entro metà settembre ma la zona è già presidiata dalle forze dell'ordine e intanto si registrano le prime lamentele tra i residenti. La decisione è stata annunciata dal prefetto Bruno Corda e dal sindaco Mario Lucini in una conferenza stampa. Da giorni era stata annunciata l'intenzione di allestire un centro con strutture prefabbricate per far fronte a questa emergenza. Solo nelle ultime ore però è stata individuata l'area idonea, la ex Rizzo, uno spazio di proprietà del Comune di Como di circa 2.500 metri quadrati, in passato utilizzato come deposito auto e ora abbandonato.

Nello spiazzo saranno montati 50 moduli abitativi, container dotati di servizi igienici che complessivamente dovrebbero accogliere fino a 300 persone. Il campo potrà contare anche su un ambulatorio gestito dalla Croce Rossa.

Questo vuol dire che se la situazione all'esterno della stazione San Giovanni non dovesse risolversi spontaneamente, si potrebbe prefigurare un'ordinanza di sgombero obbligando quindi i migranti a lasciare la zona dello scalo ferroviario che, di fatto, occupano dall'inizio di luglio.

Ala stazione San Giovanni il numero di migranti accampati è arrivato a oltre 500. I volontari distribuiscono pasti e sono state messe a disposizione tende e docce, oltre a un presidio sanitario mobile presente quotidianamente. La situazione però resta critica e spesso si verificano momenti di tensione. La maggior parte dei profughi vorrebbe lasciare l'Italia per raggiungere il Nord Europa, un desiderio che quasi per tutti si ferma però alla frontiera svizzera.

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