Compatti nell’emergenza

«Emorragia continua, è tachicardico. Ha una ferita da taglio alla gamba» spiega il soccorritore del Servizio Autoambulanza Mendrisiotto giunto sul posto. Pochi istanti dopo si avvicina un agente della Comunale di Chiasso e il soccorritore gli spiega di aver trovato un coltello nella giacca della vittima. Un coltello che verrà prelevato con cura, d’altronde si tratta di una prova. Cambia lo scenario: la musica è alta, le luci sono soffuse. In un attimo gli animi si scaldano e, ancora una volta, c’è un uomo ferito a terra. Parte la chiamata d’allarme, interviene per prima la polizia. Un agente applica un tourquinet alla gamba della persona ferita: un laccio emostatico in dotazione da qualche anno. Ma non è finita qui, anche perché il presunto aggressore torna nel locale. Sale la tensione ed è necessario un intervento muscoloso: viene usato lo spray al pepe per rendere inoffensivo l’uomo. È tutto ok ora, i soccorritori del SAM possono prestare le cure alla vittima. Grazie al pronto intervento è stata verosimilmente salvata una vita. E il presunto aggressore è stato immobilizzato.

Quanto abbiamo appena raccontato è successo ieri mattina in un esercizio pubblico di Chiasso. In scena è infatti andata una delle cinque esercitazioni che hanno visto scendere in campo gli agenti della PolCom e i soccorritori del SAM. Una formazione congiunta volta a rafforzare la collaborazione e le sinergie tra le due realtà operative, fondamentali per la sicurezza e la tutela della popolazione. «Una prima in Ticino» ci spiega a margine dell’esercizio il vice comandante della Polizia Comunale Christian Musso. Il punto di forza, non si nasconde, è quello di «creare uno scenario il più realistico possibile». Vale per gli agenti di polizia e vale anche per i paramedici. «Riusciamo, man mano, ad affinare le tecniche d’intervento» analizza il direttore del SAMCarlo Realini. «Essere qui con loro (con gli agenti, ndr) è fondamentale – continua il direttore –. Si trattano gli aspetti della sicurezza, della difesa e del soccorso nella maniera più rapida possibile. Esercitandoci in contesti veritieri comprendiamo fedelmente la situazione che potrebbe presentarsi, vivendo altresì i possibili sentimenti di stress e anche di paura». E poi, va da sé, c’è anche la peculiarità di unire due realtà diverse ma complementari: forze dell’ordine e soccorritori. «Così facendo – analizza Realini –, conosciamo i collaboratori con i quali abbiamo a che fare sul territorio, condividiamo le procedure e le rispettive priorità». Un aspetto, quest’ultimo, ribadito anche dal comandante della PolCom Nicolas Poncini.
Una sfida quotidiana
Tutti gli attori coinvolti sottolineano, inoltre, l’occasione di poter fare team building. Durante l’esercitazione, ma anche nei feedback che si susseguono dopo l’intervento. Lo si è fatto ieri al termine di ogni singola simulazione. Lo si farà anche analizzando i video che sono girati all’interno dell’ambulanza didattica in dotazione al SAM. Insomma, non si lascia nulla al caso. «Questa formazione rappresenta un’importante opportunità – chiosa il vice comandante Musso – per consolidare la collaborazione tra le nostre realtà e aumentare la professionalità degli agenti e dei soccorritori a beneficio dell’intera comunità. Gli fa eco, infine, anche il direttore del SAM Realini: «La conoscenza reciproca e il lavoro in squadra sono essenziali per affrontare con successo le sfide quotidiane poste dalle emergenze sanitarie e di pubblica sicurezza».
