Con la scuola di moda Chiasso vuole fare tendenza

Può lo stesso momento rappresentare sia un punto di arrivo, sia un punto di partenza? La risposta in questo caso è «Assolutamente sì». Anzi, quanto andato in scena oggi a Chiasso è allo stesso tempo anche un momento di festa. Di cosa parliamo? Della cerimonia di posa della prima pietra della futura sede del Centro professionale tecnico (CPT) del settore tessile, anche noto come scuola di moda, una struttura a cui il Municipio di Chiasso ha dedicato moltissime energie per tanti anni. Lo ha spiegato bene il sindaco Bruno Arrigoni, a margine della cerimonia: «Chiasso ha voluto con tutte le forze questa scuola su cui pone grandi aspettative», ha sottolineato riassumendo e ricordando un iter (anche politico e «diplomatico») lungo 15 anni. E la cittadina ha intenzione di fare tutto il possibile per sfruttare appieno la presenza sul proprio territorio di un polo di riferimento per la formazione tessile come quello in costruzione: «Vogliamo giocare un ruolo attivo – ha proseguito Arrigoni –, per questo abbiamo conferito un mandato esterno con l’obiettivo di capire come il Basso Mendrisiotto possa beneficiare di questa opportunità. Desideriamo che la scuola funga da volano per l’intera regione, attirando aziende del settore. È vero nel recente passato che alcuni grandi marchi hanno diminuito la loro presenza in Ticino, ma altre realtà più tecnologiche si stanno facendo largo».
Posizione strategica
Ma la giornata è una di quelle che saranno ricordate non solo per la cittadina di confine. «È altrettanto importante per il Mendrisiotto e per tutto il Cantone», ha evidenziato il consigliere di Stato Christian Vitta (un concetto ribadito anche dalla sua «collega» Marina Carobbio Guscetti). «Oggi un lungo percorso istituzionale trova una consacrazione. Tutti ricordiamo le discussioni per trovare una soluzione adeguata per il mondo della moda, oggi si vede la concretezza delle discussioni politiche», ha aggiunto Vitta elogiando pure la posizione «strategica» a due passi dalla stazione. Il CPT, «contribuirà al rilancio urbanistico di Chiasso, i suoi spazi aperti alla cittadinanza inoltre rafforzeranno il legame tra la scuola e la popolazione». Una scuola per cui sono stati investiti 68 milioni di franchi (buona parte a carico del Cantone, ma c’è anche un contributo comunale) e che dovrebbe essere pronta per l’anno scolastico 2028-2029. «La cifra è importante, segno di grande attenzione al Mendrisiotto e dimostrazione del fatto che crediamo in tutto il territorio», ha concluso Vitta.
Una volta ultimato, il nuovo CPT del settore tessile di Chiasso ospiterà sotto un unico tetto la Scuola d’arti e mestieri della sartoria e la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda, oggi suddivise tra Viganello e Biasca. Grazie a spazi moderni e funzionali, con laboratori innovativi e ambienti condivisi, il nuovo stabile permetterà di accogliere fino a circa 300 persone in formazione. Oltre alle aule e ai laboratori, la nuova struttura comprenderà un atrio aperto, una sala conferenze e una mescita. Così come un’autorimessa interrata da 240 posti auto, 150 dei quali destinati a park and rail, 72 al Comune per soste di breve durata – «Ci aiuteranno con il perenne problema dei posteggi in centro», così Arrigoni – e 18 alla scuola.
Uno dei valori aggiunti del centro del tessile è la sinergia che si creerà tra il mondo scolastico e quello del lavoro. Marina Carobbio Guscetti lo ha evidenziato chiaramente: «Oggi è un giorno importante anche per la scuola e la formazione ticinese. Oggi si posano basi concrete di una struttura che guarda al futuro dei giovani e della formazione professionale. La visione è chiara: creare un centro che non sia solo un luogo di formazione, ma un luogo di incontro tra scuola, formazione e impresa».
Finito a metà 2028
È stato anche un giorno di festa, lo documentano le parole di chi è intervenuto nell’area del cantiere e ha poi posato la prima simbolica pietra del CPT, ma lo dimostrano anche i numerosi presenti alla cerimonia: due consiglieri di Stato, il Municipio di Chiasso al completo, altri rappresentanti del Comune, come pure rappresentanti delle FFS, del Cantone e delle istituzioni scolastiche interessate. A tutti i presenti Athos Berta, a capo dell’Area della gestione tecnica e della manutenzione della Sezione della logistica del DFE, ha illustrato i tempi di concretizzazione del progetto (che si chiama Cerniera): «Arriveremo a tetto nel 2027, mentre la consegna dello stabile è prevista a metà 2028. Ad oggi abbiamo deliberato il 65% delle opere».