Confine

Con un furgoncino targato Ticino alla discarica: «Gli svizzeri ci portano i rifiuti»

Ha fatto discutere e non poco, come riporta la Provincia, quanto successo nel Comasco a un giardiniere di una ditta ticinese ma residente a Valmorea
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Red. Online
25.08.2024 17:45

Si è presentato nei giorni scorsi a bordo di un camioncino targato Ticino alla piattaforma comunale gestita dalla Società Econord per conto dei Comuni di Albiolo e Valmorea, nel Comasco, poco oltre il Confine. Con sé, aveva della normalissima erba sfalciata da giardini da smaltire. Un cittadino, in coda, come molti altri si è indignato. Al grido, come riporta la Provincia di Como, «gli svizzeri ci portano i loro rifiuti». Indignato, appunto, ha chiamato gli agenti della Polizia locale, i Carabinieri e l'amministrazione comunale.

Nessuno, inizialmente, è intervenuto. Così, l'operatrice addetta alla piattaforma, forte del regolamento, non ha fatto entrare il mezzo: il proprietario, infatti, è una ditta svizzera. Il conducente, per contro, è cittadino di Valmorea e, come gli altri in coda, paga la cosiddetta TARI – la tassa sui rifiuti – nel Comune del Comasco. Detto in altri termini, in quanto contribuente avrebbe tutto il diritto di scaricare l'erba nell'idoneo cassone della piattaforma ecologica. Lui, ma non il camioncino. Di qui la decisione, da parte dell'uomo, di prendere in braccio l'erba e di scaricare lo sfalcio. E questo nonostante, leggiamo, sia vietato accedere a piedi alla piattaforma. Non finisce qui, a ogni modo, visto che poco dopo è sopraggiunto un altro camioncino targato Ticino con l'obiettivo di scaricare l'erba alla piattaforma comunale. Il conducente ha inserito la tessera, ottenuto il via libera e ha potuto scaricare lo sfalcio senza problemi, tra lo sbigottimento generale. 

La vicenda, riferisce sempre la Provincia, è finita sui tavoli delle autorità. Alla fine, è emerso che i privati cittadini possono portare alla discarica erba e vegetali. A patto che abbiano la tessera, a conferma della loro residenza nei Comuni di Albiolo e Valmorea. Il problema è il confine, in questo caso difficile da tracciare, fra privato cittadino e giardiniere di professione. Nel secondo caso, è necessario portare l'erba in siti autorizzati. Di certo, il regolamento ha favorito interpretazioni ed equivoci.

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