Condannati ma non per tentato omicidio

«La Corte non ha intravisto nessun segno di pentimento, né di interesse nei confronti delle vittime», con queste parole il giudice Siro Quadri ha condannato i due fratelli iracheni a 2 anni e mezzo di carcere ciascuno, a un trattamento ambulatoriale e all’espulsione dalla Svizzera per 10 anni. La Corte ha creduto quindi alle versioni delle vittime, ritenute «lineari e coerenti».
Nessun tentato omicidio, come sostenuto dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni che aveva chiesto pene ben oltre i 4 anni, né tantomeno lesioni semplici invocate dagli avvocati della difesa, Roberto Rulli e Andrea Ronchetti, che si erano battuti invece per pene di 6 e 7 mesi.
Il 4 dicembre scorso hanno picchiato due ragazzi a sangue alla Rotonda di Locarno insieme al loro branco, composto da minori. «Loro non sono ancora stati presi, ma è stata scatenata una violenza senza nessun motivo se non per noia e voglia di mettersi in mostra. Le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori», ha concluso il giudice Quadri.