Condannato un «piratino» della strada

Fu pizzicato dal radar a cento all’ora sui 50 in una notte d’agosto 2024 lungo riva Paradiso, in territorio di Paradiso. Oggi, a 365 giorni dai fatti, è stato condannato a un anno sospeso con la condizionale per quell’eccesso di velocità che fa di lui, ai sensi di Via Sicura, un pirata della strada. O, per intenderci, un «piratino», visto che è per un singolo chilometro orario che gli si può applicare questa definizione, per cui scatta il minimo di pena: un anno sospeso, appunto.
In piena notte, nessuno attorno
Lui è un cittadino italiano di 43 anni residente in Italia, che quel giorno stava rientrando su un’auto a noleggio al suo albergo dopo una festa di compleanno. In strada in quel momento non vi era nessuno, né pedoni sul marciapiede. Neppure vi erano case nelle vicinanze, ha argomentato la sua legale, avvocata Valentina Basic, che si è battuta per una pena pecuniaria sospesa. Il radar era infatti posto a ridosso dell’inizio della salita per capo san Martino, dove però il limite è ancora di 50.
«Messa in pericolo astratta»
Se l’avvocata Basic ha chiesto che venisse riconosciuto un caso limite, la Corte delle assise correzionali non l’ha assecondata. Perché, come ha ricordato il giudice Amos Pagnamenta, «Per questo tipo di infrazione la messa in pericolo è astratta. Non importa quindi che non vi fossero pedoni in quel momento perché non entra in conto alcuna attenuante. Semmai la cosa ha permesso di evitare un’aggravante».Così, in altre parole, vuole Via Sicura. Pagnamenta ha comunque inflitto al 43.enne la pena minima prevista in tali circostanze, non riscontrando, appunto, alcuna aggravante rispetto a quanto prospettato nell’atto d’accusa stilato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, che pure aveva chiesto la pena poi pronunciata dalla Corte. Pena che è stata sospesa condizionalmente, come è prassi: salvo casi rari di infrazioni reiterate o particolarmente gravi, non capita praticamente mai di finire effettivamente in prigione per infrazioni al codice stradale.
In tutto questo l’uomo ha da allora il divieto di circolare in Svizzera.