Connessioni «dolci», arriva la Ti Ciclo Via

Mobilità dolce a cavallo del confine. Tradotto significa poter salire in bicicletta e, nel caso del progetto Interreg «Ti Ciclo Via», pedalare immersi nella natura, nella Valle del Lanza, dalla Folla di Malnate (in provincia di Varese), a Ligurno e poi fino al valico di Gaggiolo. Questo collegamento ciclo pedonale, i cui lavori si sono conclusi nelle settimane scorse, avrà anche la funzione di laboratorio per capire come sviluppare un progetto più ampio di connessioni «dolci» transfrontaliere. Intanto, entro la fine del mese di giugno «è prevista l’inaugurazione della ciclovia. I lavori infatti sono terminati», fanno sapere da Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese (dove mercoledì sarà presentato il progetto ). L’opera è lunga circa 8 chilometri e arriva proprio a ridosso del confine. Superato il quale, il Comune di Stabio ha già studiato un’ipotesi di collegamento con la dogana che prevede anche un progetto di riqualificazione dell’area del Gaggiolo della parte elvetica. Nelle intenzioni future si ipotizza poi anche di realizzare un apposito valico ciclopedonale. Scendendo ancor più nel dettaglio dell’operazione, il progetto ha coinvolto la Provincia di Varese come soggetto capofila ed una rete di partenariato transfrontaliero composta da Comune di Varese, Comune di Malnate, Comune di Valmorea, Commissione Regionale dei Trasporti del Mendrisiotto, Repubblica e Cantone Ticino, Ente Regionale per lo Sviluppo del Mendrisiotto.
«Farà da cerniera»
Per realizzare i circa 8 chilometri della ciclabile sono stati investiti più di due milioni di euro, coperti interamente dal programma Interreg Italia-Svizzera, gestito da Regione Lombardia per la parte italiana. Gli interventi sono durati 52 mesi, e dopo essere iniziati nel dicembre del 2018, e aver subito modifiche in corso d’opera, si sono chiusi a fine aprile 2023. Il nome scelto per questo progetto ha diversi significati: «Ti Ciclo Via» è infatti considerata come una via che farà da cerniera tra il Canton Ticino e la provincia di Varese, dando la possibilità di utilizzare la bici per andare al lavoro, per sport e svago e vorrebbe anche essere una strada comune tra Italia e Svizzera per sviluppare una vocazione ciclabile e sostenibile del territorio di confine. Con questi principi base, l’intero progetto è stato realizzato per migliorare la mobilità sostenibile nella zona situata tra le città di Varese e Mendrisio, a cavallo tra le province di Varese, Como e il Mendrisiotto, attivando un’ampia cooperazione tra Stati. Il Comune di Malnate, in provincia di Varese, è quello sui cui insiste la maggior parte dell’opera e il sindaco Irene Bellifemine, oltre a esprimere soddisfazione per l’opera invita «i Comuni svizzeri di confine a collaborare per proseguire sul terreno elvetico questa infrastruttura – spiega la sindaca –. A partire da Stabio, già contattato durante la realizzazione, sarebbe una via di collegamento molto interessante, per l’aspetto turistico ma non solo». Anche perché la zona di «Malnate è molto frequentata anche da svizzeri e turisti stranieri. Il passaggio da noi è comodo per poter poi proseguire verso Varese magari alla scoperta del Sacro Monte o per andare verso Como. E questa infrastruttura è un ulteriore valore aggiunto».
E la ferrovia?
In tal senso torna di stretta attualità anche un altro progetto, questo per il momento in stand by, che potrebbe «rappresentare un volano per il turismo ma anche per gli spostamenti dei frontalieri, ovvero la riattivazione della ferrovia della Valmorea». Per questo piano – dopo che Regione Lombardia ha messo a disposizione 10 milioni di euro – i comuni interessati stanno elaborando un progetto attrattivo da affiancare alla riapertura della linea, altrimenti le risorse saranno destinate altrove. L’intenzione degli amministratori c’è, ma al lato pratico bisognerà iniettare altro denaro. «Invito anche chi di competenza in Ticino a collaborare. Discutiamo insieme delle potenzialità insite in un simile sistema di connessioni a cavallo del confine», conclude la sindaca di Malnate.