Conti cantonali, un emendamento a testa per PLR e PPD

Si preannuncia quantomeno animato settimana prossima il dibattito in Gran Consiglio sull’iniziativa parlamentare di Sergio Morisoli (UDC) che propone di raggiungere il pareggio delle finanze cantonali entro il 2025 esclusivamente tramite misure di contenimento della spesa e senza aumentare le imposte. Un indirizzo di politica economica che, come noto, è inviso al PS. Dovesse l’iniziativa essere approvata così com’è, con ogni probabilità da sinistra arriverebbe un referendum.
La partita, però, si giocherà soprattutto al centro. Sia PLR che PPD hanno infatti deciso di proporre un emendamento all’iniziativa.
Il PLR, come ci spiega la capogruppo Alessandra Gianella, chiederà di smussare in parte il testo originale: «Condividiamo l’obiettivo dell’iniziativa e ribadiamo che non dovrà esserci nessun aumento delle imposte. Ma, in sintesi, proporremo un testo un po’ meno rigido». L’iniziativa targata UDC chiede infatti di intervenire «esclusivamente» sulla spesa; il PLR proporrà di sostituire quel termine con «prioritariamente». Oltre a ciò, nell’emendamento viene chiesto che, nell’intervenire sulle spese di trasferimento, si eviti di incidere sui sussidi delle persone meno abbienti.
Anche l’emendamento targato PPD proporrà di intervenire senza aumentare le imposte, ma allo stesso tempo pure senza misure che direttamente o indirettamente conducano a una riduzione delle prestazioni sociali a favore delle fasce più fragili della popolazione residente. Il PPD intende inoltre precisare nel testo che non ci dovrà essere nessun riversamento di oneri finanziari nei confronti dei Comuni.