Mendrisio

Contratti collettivi che vogliono ispirare

OCST e Sintetica hanno presentato i risultati della trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo aziendale – Giorgio Fonio: «È qualcosa di innovativo, che speriamo funga da esempio»
© OCST
Lidia Travaini
07.06.2023 13:44

La speranza è che questo Contratto collettivo di lavoro (CCL) possa ispirare e fungere da modello. «Siamo abituati a convocare i media per denunciare situazioni spiacevoli o qualcosa che non va nel mondo del lavoro, oggi siamo quindi felici di parlare invece di una realtà virtuosa presente nel Mendrisiotto». È con queste parole che il segretario regionale dell’OCST ha esordito questa mattina in conferenza stampa. Accanto a lui i dirigenti di un’azienda con quartier generale a Mendrisio e che conta in totale circa 370 dipendenti (di cui oltre 200 nel capoluogo momò), la Sintetica (specializzata nella produzione di farmaci).

L’occasione che ha portato all’incontro è il rinnovo del contratto collettivo di lavoro (CCL), risultato di una trattativa con l’OCST distrettuale. Un accordo che avrà una durata di 5 anni, fino al 2028. «Ma in realtà un CCL è in vigore in modo continuativo dal 1970», ha premesso ancora Fonio.

A fare da spina dorsale al contratto vi è la conciliabilità tra lavoro e vita privata. Oggi non si è quindi parlato dell’aspetto salariale, ma dei benefici che si possono creare per i dipendenti oltre l’aspetto economico, quindi di temi come stile di vita, sostenibilità, flessibilità e salute. Non prima però di una premessa da parte dell’azienda stessa: «Questa non è una mossa di marketing, noi non come azienda ci guadagniamo nulla nel presentare il CCL aggiornato, perché non vendiamo sul libero mercato», ha detto Daniele Fontana, direttore Sostenibilità e HR di Sintetica. La volontà, anche sindacale, è di trasmettere un messaggio, «invogliare gli imprenditori ad ispirarsi a vicenda» – parole del vice segretario regionale dell’OCST Nenad Jovanovic, per diffondere una sensibilità. IL CCL contiene infatti aspetti «per noi molto interessanti – così Fonio -, come i congedi per i nonni, nell’ambito della mobilità sostenibile e dei contributi per i figli».

Tra genitori, figli e nipoti

Non faremo un elenco esaustivo, ma solo degli esempi. Il nuovo accordo include un aumento del numero (minimo) dei giorni di vacanza da 20 a 22, contributi LPP pari al 70% (prima erano del 63,5%), un congedo maternità in aumento da 18 a 20 settimane, un congedo paternità in aumento da 15 a 20 giorni, un adeguamento del salario al caro vita e nuovi premi fedeltà. Come regali (in marenghi) e giorni di vacanza supplementari per chi è fedele all’azienda. Ma anche 10 giorni di congedo in caso di matrimonio, contributi per i campi estivi per i figli e per asili nido e baby sitter, il recupero dei giorni festivi se cadono nei fine settimana, contributi per la formazione terziaria dei figli, eccetera.

«Questo non è un punto di arrivo, per noi si tratta di un dossier dinamico. Il benessere dei lavoratori è una sfida quotidiana», ha aggiunto Adriano Agustoni, HR Corporate Manager di Sintetica prima di allargare il discorso, introducendo due temi. Il primo è quello dei Patti di progetto, iniziative parallele al CCL che riguardano i dipendenti e la qualità del lavoro. «Perché investire nel personale ripaga», così sempre Agustoni. Un progetto attuale si chiama Sorgente del tempo e si rivolge a quei dipendenti che devono assistere parenti con malattie gravi o infermità. Per loro si studiano soluzione che permettano una flessibilità massima, sia dell’orario di lavoro grazie allo smart working, sia riduzioni temporanee del tempo di lavoro, sia il «prestito» di ore di lavoro, sia ricevendo in dono giorni di vacanza da altri dipendenti.

Dai grandi ai piccoli

Il secondo tema è l’applicabilità di questo tipo di filosofia (cristallizzata nel CCL) per altre aziende. Perché, è stato ammesso, offrire servizi e benefici ai dipendenti deve essere sostenibile per un’azienda dal punto di vista economico e se Sintetica può essere considerata un modello è perché ha una dimensione che le permette di investire in questo ambito. Non per niente ha un fatturato di 100 milioni di franchi all’anno. «L’applicabilità per le PMI è il grosso tema – ha detto in tal senso Agustoni –. Non si può fare tutto, ma singole iniziative possono essere implementate per molte realtà». Perché non tutte queste misure sono costose, anzi. E non tutti i lavoratori necessitano di tutti i servizi offerti. «Qualcosa in Ticino si muove – ha concluso Agustoni –, c’è un fronte di sensibilità che sta prendendo piede».

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