Mendrisio

Criminalità, dopo lo spavento i numeri si ridimensionano

Il rapporto d’attività 2023 della Polizia della Città aveva evidenziato un aumento dei reati, anche quelli maggiormente percepiti dalla popolazioni – I numeri del 2024, al contrario, premiano «l’impegno messo in campo»: meno furti nelle abitazioni – Attenzione a liti, risse e vandalismi
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
09.04.2025 18:15

«L’anno scorso ci eravamo un po’ spaventati». È andato subito al punto il capodicastero Sicurezza e prossimità di Mendrisio Samuel Maffi quando ha ricordato che «il 2023 ci ha restituito, in termini numerici in generale, una crescita della criminalità». Un campanello d’allarme, insomma. Che, per varie ragioni, non è risuonato nel 2024. Ovviamente, va da sé, non bisogna abbassare la guardia e, proprio per questo motivo, «l’impegno messo in campo ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo di cercare di contenere queste cifre». È con queste premessa che questa mattina, al Centro di Pronto Intervento, è stato presentato il bilancio d’attività dello scorso anno della Polizia della Città di Mendrisio (e Regione II). «Siamo soddisfatti – ha evidenziato il municipale – perché potrebbe dunque delinearsi una controtendenza rispetto al 2023 che aveva fatto registrare un sensibile accrescimento della criminalità». E, guardando soprattutto ai reati maggiormente percepiti dalla popolazione – come ad esempio i furti nelle abitazioni – le cifre sono in diminuzione o quanto meno in una fase di stabilizzazione. Partiamo proprio dai furti con scasso nelle abitazioni: a Mendrisio, tra il 2023 e lo scorso anno, se ne sono verificati il 40% in meno (da 48 a 29), sostanzialmente stabili – da 32 a 33 – quelli avvenuti nei Comuni convenzionati (ovvero Arogno, Bissone, Brusino Arsizio, Castel San Pietro, Coldrerio, Riva San Vitale, Val Mara e Stabio). Furti con scasso, a livello generale, che in Città sono diminuiti del 38%, mentre sono lievemente aumentati (+8%) nel resto del territorio di competenza. Diverso, invece, è il discorso per quel che riguarda i furti di veicoli, biciclette comprese (o loro malgrado protagoniste, verrebbe da dire): l’anno scorso a Mendrisio se ne sono verificati 86 (+13%), nel resto del territorio convenzionato 56 (di fatto quasi un raddoppio dei casi, +47%). In larga parte, ha spiegato il comandante Patrick Roth, si tratta di «biciclette elettriche che fanno sempre più gola ai malintenzionati». Con il segno «più» anche le rapine: passate da 2 a 5 (in città si è passati da 0 a 3 in un anno).

Più liti e occhio ai giovani

Lo spaccato numerico dell’attività di polizia permette anche di fare qualche accenno – generalizzato – all’aspetto sociale. Nel 2024 sono aumentate le liti in famiglia (+14%) malgrado il trend cantonale registri una diminuzione. E anche le risse di sono prodotte con più frequenza: 75 contro le 59 del 2023 (+27%). Stesso discorso per i vandalismi, passati da 6 a 21. Questi dati, ha sottolineato il comandante, «potrebbero essere un segnale di crescente disagio sociale tra i giovani». In questo ambito, ha proseguito Roth, si deve comunque far capo ad «analisi molto approfondite» e non ci si può dunque solo fermare all’aspetto trattato dalla polizia. Maffi ha inoltre ricordato che ci troviamo «in una periodo post pandemico, molto delicato per la fascia giovane della popolazione». La Polizia, ad ogni modo, è pronta a fare la sua parte: «Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare», ha spiegato Roth, e anche per questo motivo ci si è interrogati su come raggiungere meglio i giovani. «Abbiamo svolto un sondaggio volto a capire cosa pensano i giovani della nostra polizia. Vogliamo altresì rafforzare il contatto con loro» e far comprendere l’importanza del «comportamento rispettoso delle leggi, del vicinato».

Il rave? Proporzionalità

Per quel che riguarda la cronaca recente, durante l’incontro con la stampa si è tornati a parlare del rave non autorizzato andato in scena nel fine settimana al Serpiano. La polizia ha deciso di non intervenire effettuando uno sgombero, ma attuando dei blocchi sulla strada per respingere nuovi partecipanti. «In questi casi – ha commentato il comandante – va anche valutata la proporzionalità e le forze di intervento». Tre pattuglie di polizia da un lato, un centinaio di persone dall’altro: «In questi casi intervenire potrebbe essere sconsigliato».

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