Crisalide, inchiesta chiusa

COMO - Dieci richieste di rinvio a giudizio per reati che vanno dall'associazione per delinquere alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, dalla violenza sessuale all'esercizio abusivo della professione medica. La Procura della Repubblica di Como ha chiuso così l'inchiesta, condotta con la Guardia di Finanza, sulle attività del Forum Crisalide di Como, di una clinica del Luganese (la SanaVita) e di sue sedi nelle province di Como, Varese e Verbania per la cura di anoressia e bulimia.Attività che, secondo le accuse, erano soltanto una sorta di paravento creato allo scopo di ottenere il pagamento di ingenti somme dai pazienti: per il pubblico ministero Mariano Fadda 12 milioni e 860 mila euro incassati in dieci anni, metà dei quali sarebbero poi finiti sui conti personali del «guru» delle cliniche.Il 10 giugno prossimo, davanti al giudice per le indagini preliminari Valeria Costi compariranno, oltre al medico, anche la moglie, la figlia e i suoi collaboratori. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dei pazienti (400 le parti lese) e alla truffa aggravata, per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche: in particolare 790 mila euro versati da sedici Aziende sanitarie locali.Ma l'accusa più grave è quella di violenza sessuale aggravata ai danni di dodici donne, pazienti affette da anoressia e bulimia, che viene mossa al terapeuta Waldo Bernasconi (sei episodi), al braccio destro, alla coordinatrice del forum Crisalide e un altro collaboratore.