Crolla il muro dell’azienda, salva (per poco) un’abitazione

Quel che resta del muro, ancora in piedi, lascia sin da subito intendere il pericolo corso venerdì in via San Giovanni a Rancate. Ieri mattina, sul posto, si potevano notare i rami tagliati di quella che era un’imponente siepe. Si scorgevano anche alcuni blocchi di cemento e della terra. A confine con il muro un passaggio, quello che una volta era la strada di collegamento da Rancate a Mendrisio. Oggi, invece, funge da collegamento per la manutenzione dell’area dove scorre la semiautostrada che porta al Gaggiolo. E poi, a pochi metri, un’abitazione. Ieri il grottino e il porticato esterno della casa erano coperti da un telo bianco e la recinzione risultava essere parecchio danneggiata. Venerdì attorno a mezzogiorno, infatti, si è sfiorato il dramma.
Una grande porzione di muro perimetrale della ditta che opera nel campo del calcestruzzo è ceduto. I blocchi di cemento sono caduti a terra. Un muro alto diversi metri che fortunatamente ha intaccato solo marginalmente l’abitazione vicina. E, altrettanto fortunatamente, in quel preciso istante sul percorso non si trovava nessuno. Nessuno è rimasto ferito. Diciamo questo perché una testimone ci ha raccontato che proprio quella mattina degli operai del Cantone stavano eseguendo lavori di manutenzione lungo il pendio della semiautostrada. Un lavoro che, stando al racconto che abbiamo raccolto, è terminato in mattinata. Gli operai, insomma, se ne sono andati prima che si verificasse il crollo.
Le immagini scattate ieri mattina, in tal senso, parlano da sole. Da noi contattata, la Polizia comunale della Città di Mendrisio ci ha confermato di essere intervenuta in via San Giovanni a causa del cedimento della parete.

Cos’ha causato il cedimento?
E ora si susseguono gli interrogativi. Uno su tutti: qual è la causa del cedimento? La risposta, in questo caso, potranno fornirla unicamente gli accertamenti e le analisi che svolgeranno le autorità. Il condizionale, in questi casi, è d’obbligo. Anche perché al momento ci si trova nel campo delle pure ipotesi. Ma stando alla documentazione che abbiamo potuto visionare abbiamo appreso che il muro – formato da blocchi – è stato realizzato all’incirca nel 2019. Un muro sorto a seguito di una perizia fonica avvenuta nel 2017.
Perché diciamo questo? Perché il muro sarebbe stato costruito con lo scopo di offrire una protezione fonica: all’interno del perimetro della ditta – oltre ai macchinari necessari al trasporto e al movimento del materiale – è in funzione anche un frantoio necessario per la produzione di calcestruzzo.
Dalle immagini e da quel che abbiamo constatato sul posto, però, a ridosso del muro si può notare il deposito di grandi quantitativi di terra. Quest’ultimo può aver giocato un ruolo nel cedimento? È troppo presto per dare una risposta. Come detto, siamo nel campo delle ipotesi e unicamente i rilievi delle autorità potranno chiarire la dinamica del crollo e le eventuali responsabilità.