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Cronaca giudiziaria: «Diagnosi infausta»

Nel loro nuovo libro l’avvocato Davide Cerutti e il giornalista Francesco Lepori hanno analizzato il tema in Ticino, riscontrando diverse problematiche
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Federico Storni
16.06.2020 15:43

«Come sta la cronaca giudiziaria ticinese? La diagnosi è quanto mai infausta». A sostenerlo sono l’avvocato Davide Cerutti e il giornalista della RSI Francesco Lepori in «La cronaca giudiziaria ticinese: sguardi comunicativi, giuridici e metodologici», un libro di nuova pubblicazione presentato oggi all’USI. Per giungere a tale conclusione, i due autori hanno monitorato gli articoli che i media (radiotv, quotidiani, settimanali) hanno dedicato al tema nel corso del 2019, evidenziandone pregi e, soprattutto, difetti. «La categoria non ne esce bene - ha detto Lepori in conferenza stampa. - Come uscirne? Il primo passo è mettere a fuoco i problemi». «Con questo scritto - ha aggiunto Cerutti - vogliamo sviluppare una riflessione sul tema della cronaca giudiziaria».

Il libro (circa 160 agili pagine) si apre con un breve inquadramento giuridico dell’argomento, continua con 12 capitoli tematici ricchi di esempi (qualche titolo: la qualità dell’informazione, i nomi, la rete: opportunità e rischi, la stampa e la giustizia, ...), e termina con tre approfondimenti su tre temi caldi: il diritto all’anonimato, quello all’oblio e i processi ai tempi dei social newtork.

I problemi

Quanto alle mancanze riscontrate nei contributi giornalistici, Cerutti e Lepori individuano un misto di cause specifiche e strutturali. Viene sottolineato in particolare un problema di qualità per cui l’antidoto sarebbe la competenza del giornalista. Ma questa non è semplice da creare, dato che la velocità delle notizie e la crisi finanziaria del settore lo costringono a una maggiore duttilità. Inoltre sono aumentate le restrizioni legali imposte ai giornalisti. StF