Da 25 anni si viaggia con l'Arcobaleno
Da 25 anni si viaggia in bus e treno con l’Arcobaleno. Era il 1. luglio 1997 quando nacque la Comunità tariffale di Ticino e Moesano, e da allora ne ha fatta di strada il trasporto pubblico. Gli albori, i progressi e la situazione attuale sono stati ricordati oggi alla stazione di Bellinzona durante la cerimonia che ha sottolineato il quarto di secolo di questa realtà tramite cui sono state armonizzate le tariffe degli abbonamenti e dei biglietti della mobilità pubblica, basandole sul sistema zona-tempo con un ticket unico. L’incontro è stato risparmiato dalla temuta pioggia ma non dal vento: le stesse condizioni meteo che accompagnarono anche il lancio di questa iniziativa esattamente 25 anni fa, ha ricordato Walter Finkbohner, allora direttore regionale delle FFS.
Tra i padri anche Marco Borradori
Il Ticino era un po’ in ritardo rispetto alla Svizzera interna, da dove il sistema della Comunità tariffale venne importato. Finkbohner fu proprio tra i membri fondatori, e oggi ha ricordato che l’idea partì dal Dipartimento del territorio con Riccardo De Gottardi ed il compianto consigliere di Stato Marco Borradori che ci credettero. La partenza non fu facile perché gli investimenti nella mobilità pubblica erano allora più difficili da far passare, e andarono coinvolti anche i Comuni. Ma secondo chi ora è alla testa di Arcobaleno, a cominciare dalla direttrice FFS Regione Sud, e presidente della Commissione della gestione della Comunità, questa «è la storia di un successo».
Cifre in crescita dopo la pandemia
Anche gli ultimi numeri dimostrano un incremento: nel 2021 sono cresciute tutte le voci rispetto all’anno prima però segnato dalla pandemia, con la cifra d’affari a +31,5%, la vendita di biglietti a +56,8% e degli abbonamenti a +13,8%. Nei primi quattro mesi del 2022 sono state raggiunte e in parte superate le cifre del 2019, dunque relative a prima della crisi sanitaria. Si tratta di progressi che a mente del direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, Martino Colombo, rispecchiano «la grande trasformazione vissuta dal trasporto pubblico», a sua volta figlia dei progressi in tre campi: offerta, infrastrutture e veicoli.