Sotto la lente

Da affittuaria a proprietaria: la Città di Locarno punta su Villa Igea

Tra le opzioni del negoziato riguardante il rinnovo del contratto di locazione in scadenza nel 2024 vi è anche quella dell’acquisto dell’edificio in piazza Fontana Pedrazzini che ospita lo Spazio Elle gestito dal Forum socioculturale
L’intero comparto venne venduto all’asta dallo Stato italiano nel 2015.
Spartaco De Bernardi
12.08.2022 06:00

Di sicuro prolungare il contratto d’affitto che giungerà a scadenza il 30 aprile 2024. Ma anche spingersi più in là diventando proprietaria dello stabile. La Città di Locarno sta valutando l’opzione di acquistare l’ex Villa Igea che, in piazza Fontana Pedrazzini, ospita lo Spazio Elle gestito dal Forum socio culturale del Locarnese. Lo scrive il Municipio nella risposta ad un’interrogazione di Sheila Mileto (Verdi) sottoscritta da altri dodici consiglieri comunali di diverse formazioni politiche. L’opzione di acquistare l’ex Villa Igea era già stata presa in considerazione dalla Città nel 2014. Allora si tenne una serie d’incontri con le autorità italiane durante le quali venne palesato l’interesse della città per le proprietà immobiliari dell’intero comparto che comprende, oltre a Villa Igea, anche l’ex Consolato e la Casa d’Italia.

Quell'asta senza preavviso

Senza preavviso, nella primavera del 2015 lo Stato italiano avviò l’asta pubblica per l’alienazione di quelle proprietà. Per la Città fu materialmente impossibile presentare un’offerta e «tutti gli sforzi per poter intavolare delle trattative con lo Stato italiano rimasero vani», rammenta Palazzo Marcacci. Tant’è che gli immobili vennero aggiudicati ad un privato con il quale il Municipio cittadino avviò subito le discussioni per quanto attiene all’utilizzo di Villa Igea quale sede di diverse attività promosse del Forum socio culturale del Locarnese. Proprietario che si dimostrò disponibile a trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti e quindi il Municipio coinvolse anche il Forum delle associazioni culturali così da riuscire a meglio definire i bisogni di spazi. Nel 2016, dopo alcune modifiche apportate dal Consiglio comunale alla proposta municipale, si giunse alla stipula del contratto d’affitto con il proprietario di Villa Igea. Contratto d’affitto della durata di otto anni e che scadrà dunque il 30 aprile 2024.

Trattative in corso

In vista di questa scadenza l’Esecutivo cittadino ha già avviato la fase preparatoria ed il negoziato con il proprietario per il rinnovo del contratto. E questo con l’obiettivo di garantire, anche dopo il termine del contratto in essere, almeno l’offerta attuale. L’altra opzione sul tavolo è, come detto, quella dell’acquisto dell’attuale stabile ex Villa Igea. Malgrado non sia da escludere a priori, precisa la Città nella risposta all’interrogazione di Sheila Mileto, l’eventuale acquisto dell’ex Consolato e della Casa d’Italia non è un tema sul tavolo del Municipio. «La fase negoziale mira prioritariamente a trovare una soluzione a partire dal termine del contratto in essere per l’ex Villa Igea», ribadisce l’Esecutivo .

Offerta di spazi adeguata

In merito alla «fame» di spazi da parte delle associazioni culturali attive in Città evocata dall’autrice dell’interrogazione, il Municipio ritiene che «l’offerta attuale sia adeguata e soddisfacente; non tutte le città possono permettersi il tipo di offerta presente a Locarno». L’Esecutivo si dice altresì convinto del fatto che esistano ancora parecchie sinergie inespresse in relazione agli spazi attualmente a disposizione sul territorio, ma è anche consapevole che vi sono ancora gruppi ed interessati a nuovi spazi. Proprio in questo senso il Municipio «è sempre pronto e disposto a valutare nuove richieste e nuovi bisogni delle sue cittadine e dei suoi cittadini, favorendo uno sviluppo sinergico ed in rete con le realtà già consolidate». Ciò anche intavolando, a corto-medio termine, una collaborazione con gli altri Comuni della regione. E a tal proposito rammentiamo che La Commissione intercomunale Cultura del Locarnese e Valli ha di recente aggiornato la lista degli spazi e dei locali presenti sul territorio che possono essere messi a disposizione di coloro che hanno voglia di proporre un evento culturale. Ebbene, la lista comprende 230 luoghi di varia entità: dalle piazze alle sale cinematografiche o di teatro, dagli spazi museali alle piccole sale comunali ideali per riunioni o conferenze.

Si guarda avanti

Nel medio-lungo termine la Città pensa a pianificare e realizzare gradualmente un’offerta commisurata alle esigenze ed innovativa grazie allo sviluppo del comparto ex Macello quale microcosmo culturale. «La pianificazione urbanistica - precisa il Municipio – mira infatti allo sviluppo di questa pregiata area con superfici per attività culturali, spazi multiuso, spazi per i giovani, oltre allo stabile ex macello da valorizzare».

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