Da Cadenazzo ad Airolo ora parlano le urne

Ci siamo. Il conto alla rovescia è partito. Fra una settimana conosceremo la nuova composizione dei Municipi dei 14 Comuni della nostra regione (si ripresentano 56 uscenti su 80) in cui domenica 18 aprile si terranno le elezioni combattute. Negli altri sette enti locali il rinnovo è avvenuto in forma tacita: a Bodio, Personico, Dalpe, Bedretto e Isone già nel 2020 (quando l’appuntamento con le urne fu annullato dal Governo a causa della pandemia) e a Quinto e Prato Leventina quest’anno. Nel Bellinzonese e valli cambieranno almeno cinque sindaci, ossia a Lumino, Faido, Airolo, Pollegio e Giornico. Quello di Quinto è già noto: a succedere a Valerio Jelmini sarà il collega PLR Aris Tenconi.
Città, i liberali radicali rischiano
È l’occasione per fare un’ultima e breve carrellata dal Bellinzonese alle valli prima di lasciar parlare le urne. In Città la compagine municipale cambierà quasi della metà, considerando che non si ricandidano i liberali radicali Andrea Bersani e Christian Paglia ed il socialista Roberto Malacrida. Per i quattro uscenti (il sindaco Mario Branda e i colleghi Simone Gianini, Giorgio Soldini e Mauro Minotti) la riconferma è pressoché scontata. Chi entrerà per la prima volta nella stanza dei bottoni? Fabio Käppeli dovrebbe essere la new entry in casa PLR, mentre sulla lista dell’Unità di sinistra è sfida fra Henrik Bang, Lisa Boscolo e Martina Malacrida Nembrini. La settima ed ultima poltrona si giocherà sul filo di lana: a contendersela saranno il PLR, Verdi-FA-MPS-POP-Indipendenti e Lega-UDC.
I non aggregati
Passiamo ai Comuni della cintura non aggregati. Ad Arbedo-Castione si ripresentano tutti gli uscenti, compreso il sindaco Luigi Decarli. Desta interesse la presenza di due liste civiche, di cui una guidata dall’attuale municipale leghista Claudio Menghetti. Non dovrebbero esserci sorprese a Sant’Antonino (in corsa i 5 uscenti) e a Cadenazzo (l’unico a non sollecitare un altro mandato è stato Arnaldo Caccia). A Lumino l’Esecutivo sarà invece quasi completamente nuovo, visto che si sono fatti da parte 4 uscenti su 5. Fra questi il sindaco PLR Curzio De Gottardi. A succedergli sarà uno fra Alessandro Spano (PLR) e Nicolò Parente (PPD).
Riviera e Blenio: zero sorprese?
Spostiamoci verso nord. Sia a Biasca sia a Riviera saranno della partita ben sei attuali municipali su sette; non si sono ricandidati, rispettivamente, il liberale radicale Omar Terraneo e Giulio Foletti (PPD). Non sono da prevedere clamorosi ribaltoni. Resta in ogni modo da capire se, a Riviera, i popolari democratici vorranno rivendicare la poltrona di sindaco, oggi occupata da Alberto Pellanda (PLR), che era stata loro fino all’elezione in Consiglio di Stato di Raffaele De Rosa. Nella Valle del Sole ai nastri di partenza la situazione è identica a Blenio e Serravalle, dove si ripresentano 4 municipali su 5. Mentre ad Acquarossa l’Esecutivo avrà almeno tre volti nuovi; in particolare il PPD deve far fronte alla rinuncia di entrambi gli uscenti.

In Leventina si cambia
Rispetto alle ultime tornate elettorali, il distretto che stavolta suscita più curiosità è senza dubbio la Leventina. Detto di Prato e Quinto dove il Municipio è stato eletto in forma tacita (i sindaci saranno, rispettivamente, Aris Tenconi e l’uscente Davide Gendotti, entrambi PLR), negli altri Comuni vallerani i giochi sono più che mai aperti. A Pollegio si è fatto da parte il sindaco John Mercoli, ma la poltrona più ambita non dovrebbe comunque sfuggire al PS che punta su Stefano Reali e sull’ex presidente cantonale Igor Righini.
Deve far fronte alla defezione di 3 municipali su 5 Giornico, a partire dal sindaco Giovanni Bardelli (PPD). Il suo seggio resterà azzurro oppure vi si accomoderà l’ex deputato Donatello Poggi? È alla ricerca del futuro timoniere pure Faido, «orfano» dopo un ventennio di Roland David (PPD). È l’unico dei sette uscenti a non ripresentarsi. Il suo posto dovrebbe essere preso da Corrado Nastasi o da Fabrizio Viscontini (entrambi PPD).
Concludiamo il nostro giro d’orizzonte con l’Alto Ticino. Ad Airolo i popolari democratici vogliono a tutti i costi difendere la poltrona di sindaco sulla quale, da tre legislature, siede Franco Pedrini. Il suo «delfino» dovrebbe essere il collega di partito Oscar Wolfisberg, attuale capodicastero Educazione. Da notare che corrono per un ulteriore mandato solo 2 uscenti su 5.
Il PLR ha 8 timonieri
Sindaci: a farla da padrone nei 14 Comuni in cui si andrà alle urne il 18 aprile è il PLR, che occupa la poltrona più ambita in ben 8 enti locali. Si tratta di Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino, Sant’Antonino, Riviera, Biasca, Serravalle ed Acquarossa. In questa speciale classifica al secondo posto si piazza il PPD con 3 timonieri (Giornico, Faido ed Airolo). A seguire il Partito socialista (Bellinzona e Pollegio) e, infine, la Lega dei ticinesi (Blenio)
