Ciclismo

Da due chiacchiere fra amici sboccia la tappa di Novazzano

Il presidente dell’Associazione TdS2022 Giorgio Montorfano racconta come il Comune momò ha ottenuto l’incarico di organizzare l’arrivo della frazione del 16 giugno del Tour de Suisse: «La nostra proposta è subito piaciuta»
Campionati Mondiali 2009, Mendrisio: Fabian Cancellara in azione. ©Ti-Press
Luca Bernasconi
06.10.2021 06:00

La notizia dell’arrivo a Novazzano di una tappa del Tour de Suisse 2022 ha mandato in sollucchero gli appassionati di ciclismo del Mendrisiotto e non solo. E siccome la tappa è prevista il 16 giugno, giorno festivo del Corpus Domini, gli spettatori non dovranno nemmeno far la fatica di liberarsi dal lavoro. «Beh, la data è stata scelta proprio perché si tratta di un giorno festivo, quando il traffico dalle nostre parti non è inferiore rispetto a un giorno di lavoro» ci dice Giorgio Montorfano, presidente della neocostituita Associazione TdS22 Novazzano. Nelle prossime settimane si saprà di più su questa tappa che, confermano gli organizzatori, sarà interamente ticinese.

Se a Novazzano ci sarà l’arrivo , c’è ancora mistero sul luogo di partenza: «Non c’è ancora la certezza del 100% ma in ogni caso toccherà al Comitato organizzatore informare al momento opportuno» aggiunge Montorfano. Ancora poco o nulla si sa invece sul tracciato della tappa. Montorfano ci dice solo che i corridori saranno impegnati in un circuito nel nostro distretto da ripetere più volte. Di sicuro si sa però che lo striscione d’arrivo sarà sistemato in via Marcetto, all’altezza della farmacia Quisisana.

Volontari e sponsor

Ma come si è arrivati alla scelta di Novazzano? «Un giorno parlavo con Andrea Bellati, il noto ex professionista di Mendrisio, di come sarebbe stato bello rivedere sulle strade del Mendrisiotto una gara con alcuni fra i migliori ciclisti del mondo. Dagli ormai storici Mondiali del 2009 non c’è più stata l’occasione per offrire agli appassionati una competizione di grande livello. Ma Bellati tramite le sue conoscenze ha saputo che c’erano ancora alcune date libere per il Tour de Suisse 2022. Da cosa nasce cosa e una volta che ci siamo un po’ preparati ci siamo offerti per un arrivo di tappa. La proposta è subito piaciuta. Gli organizzazione sono così scesi in Ticino per valutare se la cosa si poteva fare, hanno esaminato la situazione e così ci hanno affidato l’incarico».

La macchina organizzativa è ormai già in moto. Si potrà contare soprattutto sull’apporto di militi della Protezione civile, della Polizia e di numerosi volontari. Difficile per il momento essere precisi sui costi che di sicuro supereranno i 100.000 franchi. «Siamo ancora alla ricerca di sponsor ma comunque quando è partita la nostra candidatura avevamo già un certo grado di copertura. Non siamo andati allo sbaraglio» precisa Montorfano.