Da Leonardo (presunto) a Picasso

LUGANO/MONZA - Toh, chi si rivede. Dopo le quattro settimane di soggiorno a Palazzo civico, La Bella Principessa torna a far bella mostra di sé a Villa Reale a Monza, dove rimarrà fino alla fine di settembre. Inaugurata ieri, l'esposizione è promossa dalla Regione Lombardia nell'ambito di Expo 2015. Ma a Lugano, il dipinto attribuito a Leonardo Da Vinci ha portato un po' d'entusiasmo per l'arte, come la "bocca di rosa" di De Andrè portava l'amore? Oppure non ha lasciato il segno e alla sua partenza, in stazione, non c'era nessuno a salutarla? Partiamo da un dato: le 5.189 persone che sono venute ad ammirarla in città acquistando un biglietto da 10 franchi; un prezzo tenuto basso su desiderio del Municipio (a Monza costa 13 euro) che ha permesso ai promotori di pareggiare le spese di allestimento e promozione.
Cinquemila visite: tante o poche? "Da quello che mi dicono gli esperti è un ottimo risultato, considerando che alcuni musei in Ticino hanno quei visitatori in un anno intero – commenta Giovanni Frasca, organizzatore della mostra con la sua Luxury Art International di Lugano – La diatriba iniziale sulla paternità del dipinto, però, ha oscurato un po' la bellezza dell'evento". Oscurato ma anche promosso, secondo la storica regola del "bene o male, basta che se ne parli". "È vero, il dibattito ha creato curiosità, ma la gente veniva e si chiedeva se il quadro era davvero un Leonardo, senza contare il disappunto dei proprietari. Comunque è stata una bella esperienza, il Municipio è stato straordinario e le reazioni del pubblico positive, leggendo i tremila commenti lasciati sul libro degli ospiti".
Gli organizzatori comunque si aspettavano qualcosa di più, considerando che a Urbino, città delle Marche con 15.000 abitanti, in un mese e mezzo le entrate sono state 25.000. Lugano è un terreno meno fertile per queste iniziative? "Diciamo che ci mette di più a reagire – osserva il nostro interlocutore – Lo si è visto negli ultimi giorni, quando diversi visitatori chiedevano 'ma è già finita? come mai solo un mese?'. La ricettività quindi c'è. Forse manca un po' l'abitudine a nomi importanti; nomi che ogni tanto è giusto proporre, con tutto il rispetto per gli artisti svizzeri". Nomi come quello di Pablo Picasso. "Stiamo organizzando una mostra con oltre 200 sue opere fra oli, ceramiche e disegni, in collaborazione con la Fondazione Picasso – rivela Frasca – L'esposizione si chiamerà 'Picasso e le sue passioni' e si terrà in Svizzera, ma la location non l'abbiamo ancora decisa". Probabilmente non sarà in Ticino. "Ci servono molti metri quadri. Il LAC? Per settembre ha già una scaletta programmata". Appuntamento saltato, o forse solo rimandato.