Società

Da palestra a punto di riferimento, uno spazio ai giovani per esprimersi

La fondazione IdéeSport da oltre 25 anni svolge un ruolo importante nelle comunità: con i suoi «MidnightSports» ha conosciuto una forte espansione in tutta la Svizzera – In Ticino però c’è preoccupazione per la rinuncia al progetto da parte di alcuni Comuni dettata da motivi finanziari
©©Ti-Press / Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
14.08.2025 06:00

Da una semplice idea a un grande movimento. Chi l’avrebbe mai detto, 25 anni fa, che aprire una palestra ai giovani durante un sabato sera avrebbe in poco tempo portato alla creazione di una fondazione che oggi coinvolge migliaia di giovani in tutta la Svizzera? Il fenomeno che oggi conosciamo come MidnightSports è infatti nato nel 1999 in una semplice palestra di Zurigo: era attesa una ventina di persone, se ne presentarono ben 140. Un chiaro segnale del successo che nel giro di pochi anni avrebbe contraddistinto quell’iniziativa, oggi portata avanti dalla Fondazione IdéeSport in tutto il Paese e dal 2009 ben radicata anche nel nostro cantone. Basti pensare, per dare qualche cifra, che in Ticino nella stagione 2024/25 sono stati organizzati 492 eventi MidnightSports in 20 sedi, per un totale di oltre 4.700 partecipanti.

Un’idea – quella di creare spazi di incontro e socializzazione – che, anche alla luce dei recenti episodi di violenza che hanno riguardato giovani del nostro territorio, appare oggi, per evidenti motivi, più attuale che mai. Ma anche una proposta che, come vedremo, nel corso degli ultimi due o tre anni ha pure conosciuto qualche defezione, in particolare da parte di Comuni che per motivi finanziari hanno dovuto rinunciare a tale offerta.

La sfida principale

Tra le sfide per la fondazione, ci spiega Elena Pedrazzini-Scozzari del team di coordinazione progetti per la Svizzera italiana, c’è infatti quello di convincere tutti gli Enti locali dell’importanza di queste iniziative. Ossia a non rinunciarvi e a investire nella salute mentale e fisica dei giovani, «poiché portano benefici in termini di benessere con ripercussioni sul lungo termine e sulla partecipazione alla vita comunitaria». A livello cantonale, ricorda la nostra interlocutrice, «i progetti sono infatti sostenuti e promossi a più livelli, in primis dai Programmi d’azione cantonale “Promozione della salute” e “Prevenzione alcol, tabacco e prodotti simili”». La grande sfida per IdéeSport, dunque, «è quella di far capire che non siamo una semplice palestra aperta. Siamo molto di più. E investire in questi progetti significa investire nei giovani e nella loro crescita, quindi agire a monte a livello di prevenzione e promozione della salute». La fondazione, nel corso degli ultimi 15 anni, ha infatti conosciuto una grande espansione e, soprattutto, un’importante crescita qualitativa. «Oggi abbiamo molti più strumenti rispetto al passato: pensiamo ad esempio alla protezione dell’infanzia, nell’individuare situazioni potenzialmente critiche e affrontarle o segnalarle ai servizi competenti; oppure dal punto di vista della formazione dei nostri giovani coach che, grazie al CoachProgram sono accompagnati non solo tramite l’esperienza diretta ma anche con momenti formativi e modalità più informali». Giovani monitori (tra i 14 e i 17 anni d’età) che attraverso le attività di IdéeSport «possono fare una prima esperienza lavorativa, prendersi delle responsabilità» e, dunque, crescere come persone. E che sovente arrivano a fare i coach proprio dopo aver vissuto in prima persona, quali partecipanti, l’esperienza dei MidnightSports. In tal senso, spiega ancora Pedrazzini-Scozzari, «reclutare ragazzi e ragazze per diventare coach non è mai stata una difficoltà per noi: crescono con le nostre offerte, si crea un legame e poi quegli stessi giovani desiderano diventare coach o capiprogetto». Ciò, aggiunge la coordinatrice, «grazie anche all’approccio tra pari. I partecipanti vivono questo spazio di libertà e di ascolto al di fuori dell’ambiente scolastico come qualcosa di speciale». Non solo, appunto, «un luogo di movimento, di incontro e di aggregazione», ma un momento «fatto di rispetto, relazioni sane e belle amicizie». I giovani, sottolinea la nostra interlocutrice, «oggi hanno bisogno più che mai di modelli positivi e di esperienze di condivisione».

La salute dei giovani

Negli ultimi anni, in particolare a seguito della pandemia, il tema della salute dei giovani si è imposto con forza anche alle nostre latitudini. E, ancor più recentemente, a far discutere sono stati svariati episodi di violenza. Dal vostro osservatorio – chiediamo dunque alla coordinatrice – come stanno i giovani? «Noi vediamo una paletta di giovani molto diversi tra loro. E in generale non oserei dire che stanno male. È vero, però, che oggi sono confrontati con sfide sempre più importanti e maggiori pressioni». In particolare, aggiunge, «la pandemia ha svolto un ruolo da spartiacque, specialmente per quanto riguarda la loro connessione al mondo virtuale», tramite cui «hanno accesso anche a molta violenza». Un mondo che «tendono a replicare». Ad emulare – detto altrimenti – ciò che vedono sugli schermi dei loro telefonini. In questo contesto e di fronte a determinate difficoltà dei giovani, spiega Pedrazzini-Scozzari, «cerchiamo di essere per loro dei punti di riferimento importanti. Porci all’ascolto, dialogare, risolvere problematiche o, laddove necessario, fungere da sentinelle del territorio ed eventualmente segnalare e verificare determinate situazioni assieme alla rete presente sul territorio, dalla scuola ai servizi preposti». Non è un caso, poi, che IdéeSport «ha puntato molto sul tema della salute mentale dei giovani: un’offerta da loro molto apprezzata, poiché possono così esprimersi e condividere le proprie difficoltà». Segno che, aggiunge la nostra interlocutrice, «se qualcuno dà spazio ai giovani per esprimersi loro lo colgono senza problemi». Una palestra, dunque, sia come luogo fisico per sfogarsi, ma anche mentale per discutere, affrontare le proprie sfide e, aggiunge Pedrazzini-Scozzari, «rafforzare le proprie competenze di vita». In tal senso, ad esempio, dal 2025 IdéeSport ha lanciato anche in Ticino il progetto PeerPower, dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti, che «ha come obiettivo quello di promuovere le competenze di vita affinché i giovani possano prendersi cura della propria salute mentale e affrontare serenamente e con resilienza le sfide della vita, sempre tramite un approccio tra pari».

Già, perché se IdéeSport è da sempre conosciuto per i Midnight Sports, in realtà nel corso degli anni ha sviluppato diverse altre offerte per venire incontro alla società che cambia: dai MiniMove, dove bambini in età pre-scolastica possono volgere attività con i loro adulti di riferimento; all’OpenSunday inclusivo per bambini e bambine delle elementari; all’ActiveWeek, programma nato nel 2020 che sostiene le famiglie nella conciliazione tra vita privata e lavorativa; alle FamilyWeek, una settimana di ferie per madri sole e i loro figli. Come detto: molto più di una semplice palestra; un’idea che è diventata un grande movimento.