Processo

Da spacciatore «amatoriale» a professionista: condannato

Pena sospesa per un giovane del Mendrisiotto che ha alienato circa 19 chilogrammi di hashish in 4 anni
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Lidia Travaini
13.10.2025 16:30

È una seconda possibilità, con caldo invito a non più sgarrare, quella che ha ricevuto il giovane comparso alla sbarra oggi. A portarlo in aula penale, riassumiamo, sono stati circa 19 chilogrammi di hashish (più un piccolo quantitativo di marjuana), sostanza stupefacente di cui il 27.enne ticinese ha fatto una professione. Lo ha spiegato lui stesso alla Corte delle Assise criminali presieduta da Amos Pagnamenta: «Prima lo facevo amatorialmente – ha detto l’imputato – poi per mestiere, ogni giorno. Era un periodo della mia vita in cui non stavo bene, ero stato licenziato e l’evento aveva destabilizzato la mia vita, portandomi a decisioni sbagliate». Decisioni sbagliate ammesse dall’imputato che lo hanno di conseguenza portato a una condanna.

I fatti di cui doveva rispondere sono accaduti tra il gennaio 2020 e il luglio 2024. I reati di cui era accusato erano di infrazione parzialmente aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, riciclaggio di denaro, e contravvenzione ripetuta alla Legge federale sugli stupefacenti. Tutti illeciti legati alla vendita dei circa 19 chilogrammi di hashish a consumatori o spacciatori locali. Nell’atto d’accusa redatto dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni si citano tre Comuni del Basso Mendrisiotto ma si parla anche di località del resto del cantone, e si elencano altresì gli acquirenti della sostanza stupefacente: che sono oltre 90 e che hanno acquistato dai pochi grammi a oltre un chilo di hashish.

Accordo tra le parti

Come anticipato l’uomo ammetteva i fatti. Il processo non è stato celebrato con la formula del rito abbreviato, accusa e difesa (l’avvocata della difesa era Nuria Regazzi) hanno però raggiunto un accordo che hanno sottoposto alla Corte: 24 mesi di detenzione sospesi per un periodo di prova di 4 anni. Un accordo che è stato approvato dalla Corte, con l’aggiunta dell’invito a «continuare a fare quello che sta facendo ora», quindi lavorare e «rigare dritto», così Pagnamenta.

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