Dai campi di beach volley bernesi nasce la nuova caserma dei pompieri

Due settimane fa hanno preso in consegna l’autobotte che sostituisce quella distrutta l’anno scorso dalla furia degli elementi. E presto potranno anche disporre di una nuova caserma. I militi del corpo pompieri di Lavizzara si apprestano ad uscire dalla situazione logistica di emergenza in cui si ritrovano da oltre un anno a causa della devastazione causata dall’alluvione della notte tra il 29 ed il 30 giugno 2024. Alluvione che non ha risparmiato gli spazi ricavati negli scantinati del palazzo scolastico comunale adibiti a caserma e da allora divenuti inagibili. Lo stesso dicasi per i magazzini della squadra esterna comunale. Da subito il Municipio si era ripromesso di trovare in tempi ragionevolmente brevi una soluzione. Grazie all’interessamento dell’ingegner Cristina Zanini Barzaghi, l’Esecutivo è venuto a conoscenza della possibilità di disporre - al costo ritenuto interessante di 25.000 franchi e a corto termine - di un’infrastruttura già esistente adattabile facilmente alle nostre esigenze: il capannone dismesso della Beachcenter AG di Berna. Parallelamente sul comprensorio comunale è stato individuato un terreno, già di proprietà comunale, facente parte dell’area artigianale di Peccia. Nel novembre dell’anno scorso l’Esecutivo di Lavizzara ha così deciso di intraprendere i passi per aggiudicarsi la struttura utilizzata originariamente per il beach volley al coperto. «Questo nella convinzione - precisa la compagine municipale guidata dal sindaco Gabriele Dazio nel messaggio con il quale chiede un credito di 1,38 milioni per la realizzazione della nuova caserma, dei magazzini comunali e di altri spazi ad uso artigianali riutilizzando il capannone che accoglieva i campi da beach volley bernesi - di poter concludere rapidamente un’operazione vantaggiosa a beneficio di tutta la comunità. Operazione che avrebbe garantito a medio e lungo termine la permanenza in valle del locale corpo pompieri». Si è inoltre deciso di conferire mandato allo studio d’ingegneria Zanini Gozzi Sagl di Paradiso e allo studio d’architettura Urbane Landschaften Sagl di Basilea (già in contatto con il Beachvolley Club di Berna) di progettare la posa del capannone. Per lo smontaggio e il trasporto della struttura, ci si è rivolti a tre ditte diverse.
Lavori suddivisi in due fasi
Ora, dopo che il progetto è stato affinato (lo si può trovare descritto anche su espazium), si tratta di concretizzare l’operazione. Da qui la richiesta di credito che sarà discussa dal Consiglio comunale nella seduta convocata per il prossimo 4 settembre. La forma dell’edificio ricavato da riuso del capannone è stata concepita partendo dall’ingombro originario esistente a Berna, sfruttando al meglio tutti i materiali disponibili, dalle facciate agli elementi di struttura, fino alle componenti interne: lucernari, lampade e impianto di ventilazione. La struttura in acciaio originale verrà così trasformata per meglio adattarsi alle specificità della nuova destinazione e alle direttive imposte dal Cantone per il sedime in questione. Ne risulta un edificio meno ingombrante, di forma allungata dalle dimensioni di 15,2 metri per 32 che ben si inserisce nel comparto lungo la strada cantonale nella parte nord del paese di Peccia. In una prima fase è previsto di realizzare con urgenza il capannone coperto e chiuso per i mezzi di soccorso, non riscaldato. In una seconda fase, una volta che saranno precisati i nuovi orientamenti del Municipio a livello di edilizia pubblica (ad esempio i contorni del progetto di nuovo Centro sportivo Lavizzara), si realizzeranno eventualmente gli spazi interni per servizi, spogliatoi, sala comando e sala istruzione.
Si attende il via libera cantonale
Il Municipio ha provveduto a far smantellare e rimuovere completamente il capannone già nel corso degli scorsi mesi di marzo e aprile. Il materiale smontato è depositato attualmente in parte a Peccia in parte a Barbengo. Adesso si è in attesa del via libera cantonale alla domanda di costruzione per la posa della struttura. Il programma dei lavori inizialmente prevedeva il completamento entro il mese di dicembre di quest’anno. Viste altre urgenze finanziarie, è stato deciso di rimandare l’investimento di alcuni mesi. Si conta dunque di avere a disposizione la nuova caserma indicativamente nell’estate 2026. Da rilevare infine che, dedotti i contributi ed i fondi raccolti dalle diverse iniziative, il costo a carico del Comune sarà di 358.000 franchi sull’investimento totale che, come detto, ammonta a 1,38 milioni. E a proposito di raccolta fondi, il Municipio ricorda che sulla propria pagina web proseguono le raccolte mirate per garantire la necessaria liquidità affinché il Comune possa affrontare le spese plurimilionarie per il ripristino dei danni causati dall’alluvione della scorsa estate.