Curiosità

Dai piccoli scolari ai piccoli con le ali

Originale iniziativa del Comune di Muralto, che vende i vecchi banchi delle elementari per finanziare l’acquisto di nidi per rondini e rondoni
I banchi messi in vendita sono una quarantina, al prezzo minimo di 20 franchi l’uno. (foto Comune Muralto)
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
02.09.2019 16:13

I primi hanno accolto i piccoli di ieri, i secondi accoglieranno i piccoli di domani. I primi sono i vecchi banchi delle scuole elementari, i secondi sono i nidi per rondini e rondoni che saranno acquistati vendendoli. È un’iniziativa decisamente originale quella appena avviata dal Comune di Muralto, coordinata dalla vice sindaco Anna Maria Sury, assieme al capo dicastero Educazione Francesco Fornera e al direttore dell’istituto Emilio Pozzi.

I banchi messi in vendita in questi giorni sono una quarantina. Acquistati nei primi anni Sessanta, hanno accolto generazioni di scolari muraltesi. Dotati di piano ribaltabile e del caratteristico incavo per il calamaio, i mobili vintage (sostituiti da poco con moderni banchi nuovi) hanno superato egregiamente la prova del tempo e si presentano ancora in buone condizioni. Un acquisto interessante, insomma, sia per chi ha frequentato le Scuole comunali muraltesi e vuol portarsi a casa un ricordo della propria infanzia, sia per appassionati di oggetti del passato. L’offerta per l’acquisto è libera, partendo da 20 franchi al pezzo. Gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected], oppure telefonare alla cancelleria comunale allo 091/735.89.79.

I fondi raccolti saranno, come detto, usati per comperare (e posare presso l’istituto) nidi progettati appositamente per accogliere rondoni e rondini, la cui presenza è spesso malvista e dissuasa dai proprietari di immobili, perché nidificando sotto le sporgenze dei tetti possono sporcare i muri esterni delle abitazioni. Una problematica che è stata risolta grazie alle apposite casette, le quali offrono un rifugio comodo e sicuro alle due specie protette, molto utili per l’ecosistema e di cui purtroppo si sta registrando una diminuzione in tutta l’Europa.

L’iniziativa mira ovviamente anche a salvare dallo smaltimento oggetti ancora utilizzabili, oltre che ricercati sul mercato del vintage. In un primo tempo si era pure presa in esame l’ipotesi di destinare il materiale a paesi del Terzo Mondo, sostenendo progetti di cooperazione e sviluppo, ma la via è stata scartata a causa degli eccessivi costi per il trasporto dei banchi.