Territorio

Daini morti a Savosa: è stata la volpe?

Le analisi del DNA hanno rilevato tracce di questo predatore su quattro dei sei ungulati uccisi nelle scorse settimane
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
07.04.2024 19:00

Una o più volpi sarebbero responsabili della morte di almeno quattro dei sei daini uccisi a Savosa. A confermarlo, si legge sul sito dell’Ufficio della caccia e della pesca è l’esito delle analisi del DNA. Parzialmente risolto, dunque, il mistero della morte degli ungulati. Quattro carcasse, lo ricordiamo, erano state rinvenute il 22 marzo e altre due tra giovedì e venerdì scorsi. Sul caso stanno attualmente indagando i guardiacaccia. Saranno sempre le analisi del DNA a far luce sulla morte degli ultimi due esemplari e a confermare se in azione vi sia una volpe (oppure un branco). A questo scopo, sono state posizionate anche delle fototrappole.

Non è inusuale che delle predazioni siano opera di una volpe: lo scorso 21 marzo a Lodrino era stato attaccato e ucciso un vitello, il 4 gennaio a Novaggio era toccato a due daini, il 3 dicembre dello scorso anno a Maggia a un alpaca e il 26 novembre a Comano a un altro vitello.

La volpe è il più comune fra i carnivori presenti in Ticino, utilizza infatti tutti i tipi di habitat e le sue tane possono trovarsi ovunque: nei boschi, lungo le golene dei fiumi, negli anfratti rocciosi, nelle città, ecc. La sua attività si svolge prevalentemente nelle ore notturne. Per proteggere gli animali, il Dipartimento del territorio consiglia di utilizzare una rete metallica alta almeno un metro e mezzo e interrata per almeno 40 centimetri.