Ticino

Dal campo di mucche all'eccellenza della farmaceutica: 40 anni di HAS

L'azienda farmaceutica di Biasca festeggia inaugurando il nuovo QC Laboratory Center: «Crediamo nel valore di questa regione: per questo abbiamo investito 100 milioni, di cui 10 negli ultimi 3 anni»
© CdT / Chiara Zocchetti
Mattia Sacchi
17.04.2024 21:15

«Il mio primo viaggio da Chiasso a Biasca, nel 1982, è stato lunghissimo, non c’era neanche l’autostrada. Una volta arrivato mi sono ritrovato di fronte a un campo di mucche, senza acqua né elettricità. Ma è stato l’entusiasmo dell’allora sindaco Alfredo Giovannini a convincermi che qui si sarebbe potuta creare e sviluppare una zona industriale di eccellenza e che lui e tante altre persone ci avrebbero potuto dare una mano a crearla insieme. E così, nel 1984, è sorta la HAS Healthcare Advanced Synthesis: il resto ormai è storia». Si può dire che la visione di Gabriele Braglia sia stata decisamente vincente, con l’azienda farmaceutica che è diventata un’importante realtà, in costante crescita, per il territorio.

Per celebrare i suoi 40 anni di attività, HAS si è fatta un regalo: questo pomeriggio, di fronte ad autorità, collaboratori e rappresentanti di categoria come AITI e Farmaindustria Ticino, è stato infatti inaugurato ufficialmente il nuovo Quality Control Laboratory Center. «Questa struttura è dotato di tecnologie all’avanguardia – spiega Riccardo Braglia, membro del CdA - ed è predisposto per testare rigorosamente e garantire la sicurezza e l’efficacia delle materie prime farmacologicamente attive, la cui qualità e tracciabilità è di fondamentale importanza, nonché per gestire, campionare e analizzare i principi attivi ad elevata potenza. Il QC Laboratory Center rappresenta una pietra miliare per la nostra azienda, che ha lo sguardo rivolto al futuro e persegue costantemente l’innovazione: tanto che abbiamo investito sul territorio oltre 100 milioni, di cui 10 negli ultimi 3 anni».  

© CdT / Chiara Zocchetti
© CdT / Chiara Zocchetti

Un impegno riconosciuto anche dal Presidente del Consiglio di Stato, nonché direttore del Dipartimento Sanità e Socialità, Raffaele De Rosa. «Sono cresciuto in Riviera e, per tanti anni, sono stato direttore dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Bellinzonese e Valli. Ho quindi toccato con mano il contributo che HAS Healthcare Advanced Synthesis ha portato alla regione. Un contributo del quale ha tratto beneficio l’intera comunità, soprattutto negli anni complicati della pandemia, dove garantire l’approvvigionamento di farmaci alla popolazione è stato essenziale. Per questo sono felice di essere presente all’inaugurazione di un nuovo capitolo per un’azienda che rappresenta un’eccellenza anche per l’attenzione alla sostenibilità, sia ambientale che sociale».

A questo proposito, il CEO Waldo Mossi ha sottolineato i successi dell’azienda biaschese nell’impatto ambientale, sostituendo l’utilizzo della nafta con un impianto di teleriscaldamento, riducendo le emissioni di CO2 di oltre l’80% e ottenendo nel 2005, tra i primi stabilimenti chimici in Svizzera, la certificazione OHSAS 18001 (ora ISO 45001). Tra gli altri riconoscimenti, la valutazione Carbon Neutral da Climate Services e il livello Gold di EcoVadis. «Mentre abbracciamo le nuove tecnologie – prosegue Mossi - rimaniamo fermi in questa direzione e attenzione verso la sostenibilità. Il nostro QC Laboratory Center è infatti progettato con sistemi ecocompatibili, garantendo che il progresso non arrivi a scapito del nostro pianeta».

«Siamo una realtà che ha una visione e una dimensione internazionale, che però non ha pregiudicato la nostra anima ticinese – prosegue Mossi -. Abbiamo infatti circa 210 persone, delle quali ben il 35% residente nelle Tre Valli, mentre solo il 10% sono frontaliere. Inoltre il 54% dei collaboratori ha un alto livello di educazione, indicativo di come possiamo offrire interessanti opportunità lavorative ai giovani ticinesi, che cerchiamo di integrare sostenendo la loro formazione».

Giovani che rappresentano il futuro di HAS Healthcare Advanced Synthesis. A partire Giacomo e Gabriele (omonimo del nonno, ndr) Braglia, quarta generazione della famiglia. «Ho 91 anni e ancora vivo questo lavoro come una grande passione ed entusiasmo – racconta il presidente Gabriele Braglia -. In tutti questi anni ho vissuto grandi soddisfazioni, ma nessuna è stata più bella che vedere prima mio figlio Riccardo e poi i miei nipoti crescere e dimostrare con il duro lavoro di essere in grado di proseguire la storia di questa azienda. Per quanto sia ancora impegnato in alcuni aspetti, ho lasciato a loro la gestione dell’attività, consapevole che saranno in grado di affrontare al meglio le sfide del futuro. Un futuro che è bello da vivere assieme a loro e a tutti i collaboratori che hanno contribuito ai successi ottenuti in questi 40 anni».