Dal gratta e vinci alla rapina

CHIASSO - In origine era qualche furto di lieve entità – per lo più delle banconote sottratte con destrezza dalle casse di distributori di benzina –, poi, qualche settimana dopo, il salto di qualità con la rapina a mano armata (Vedi Suggeriti). Rischia di costare molto caro ad Alessandro Rossini l'assalto del 1. giugno scorso a Chiasso, quando, pistola in pugno, si introdusse nell'ufficio cambi in cima a corso San Gottardo, al confine con Balerna. Accusato di ripetuta rapina aggravata, tentata e consumata, danneggiamento, infrazione alla Legge federale sulle armi e le munizioni e ripetuto furto, il 48.enne svizzero è stato di recente deferito ad una Corte delle Assise criminali di Mendrisio dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti. Comparirà alla sbarra lunedì 23 ottobre. A lui è stata diagnosticata una patologia da gioco.
I dettagli sul CdT in edicola oggi a pagina 15.