Roveredo

Dal rave alla corsa in Ospedale

I giovani che hanno lasciato una giovane sul ciglio del pronto soccorso del San Giovanni di Bellinzona forse provenivano da una festa abusiva sulla diga della Roggiasca
© CdT/Chiara Zocchetti
Davide Rotondo
Davide Rotondo
27.11.2022 21:20

«Oggi pomeriggio una giovane donna è stata portata all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona accompagnata da uomini che non erano né soccorritori né poliziotti, poi se ne sono andati. Al momento la Polizia del Canton Grigioni sta conducendo delle indagini». È quanto confermano le forze dell’ordine retiche al CdT. Stando a nostre informazioni provenivano tutti da un rave abusivo tenutosi alla diga della Roggiasca, situata a 1.000 metri sopra Roveredo. Un centinaio le persone che questo fine settimana vi hanno partecipato, attirando però le attenzioni della Polizia già nella mattinata di oggi. Polizia che è intervenuta con un dispiego di forze ingenti, utilizzando furgoni per effettuare dei blocchi stradali. Anche le ambulanze erano state allertate, nell’eventualità che qualcosa fosse andato storto. E qualcosa in effetti è andato decisamente per il verso sbagliato. A pagarne le conseguenze, stando alla RSI, è una 19.enne residente nel Luganese, le cui condizioni all’arrivo in Ospedale sarebbero state gravissime. Tanto da doverla ricoverare in terapia intensiva. Troppe, al momento, le ipotesi all’origine delle sue condizioni.

Scene da film

Sembra la scena di un (brutto) film: uomini che arrivano al pronto soccorso eludendo forse i blocchi di Polizia, scaricano una ragazza, in pessime condizioni, e se ne vanno con la loro auto. La Polizia cantonale ticinese da noi contattata non ha rilasciato dichiarazioni, si tratta infatti di un’indagine di competenza delle autorità grigionesi. Indagine che avrebbe già portato, sempre stando alla RSI, all’identificazione di questi uomini, forse quattro, che hanno preferito dileguarsi ma che ora sono ricercati, quantomeno per fornire doverose spiegazioni su quanto accaduto esattamente e sulla dinamica dei fatti. Le indagini sono partite dalla segnalazione del personale curante, insospettito dalla fuga degli uomini.

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