Dalla carta alla realtà per il piazzale ex Scuole

La foresta di alberi che, se tutto andrà come previsto, avvolgerà il nuovo piazzale ex Scuole di Lugano è quasi pronta a spuntare. Ieri il Municipio ha fatto un altro passo avanti verso il nuovo volto del piazzale, sbloccando un credito di progettazione di 2,5 milioni di franchi necessario, appunto, per avviare la sistemazione dell’area che ospiterà anche il capolinea della rete tram-treno e che «nella sua configurazione attuale - fa sapere l’Esecutivo rendendo noto il via libera al credito di progettazione - appare oggi poco caratterizzata rispetto a una città che invece sta valorizzando il centro urbano». L’avvio dei lavori principali è previsto tra ottobre 2027 e gennaio 2028.
La richiesta del credito di progettazione al Consiglio comunale è la naturale conseguenza del progetto uscito vincitore dal concorso d’architettura indetto nel 2023 per riqualificare il futuro nodo intermodale cittadino. Concorso vinto dalla proposta «L’uomo che piantava gli alberi», elaborata da una squadra di progettisti con capofila lo Studio we arch. di Lugano (nel team anche Studio architettura e pianificazione Guscetti di Minusio, Studio d’ingegneria Molinari consulenze di Lugano e lo Studio ingegneria Pini Group di Lugano, ingegnere del traffico Brugnoli e Gottardi di Massagno, illuminotecnica Reflexion di Zurigo).
Alberi, alberi e ancora alberi. Così Lugano immagina dunque il futuro del piazzale. Che «con l’arrivo della rete tram-treno nel centro - precisa il Municipio - cambierà in modo importante l’attuale nodo del trasporto pubblico». «Per questo, si continua, si è reso necessario ripensare l’intera organizzazione degli spazi, definita sia attraverso studi sulla fluidità e il funzionamento del trasporto pubblico, sia dal concorso di architettura aperto nel 2023».
Gli alberi si comprano subito
Vista la particolarità del progetto che si intende realizzare - un’importante piantumatura quale “copertura” del nodo intermodale e dello spazio pubblico - «con la richiesta di credito - fa sapere sempre il Municipio, questa volta nel messaggio del credito di progettazione - viene inserita anche la voce di spesa relativa all’acquisto dei principali attori del progetto, ossia gli alberi, in modo che negli anni di preparazione essi possano crescere, così da poter essere sufficientemente robusti e maestosi al momento della fase realizzativa conclusiva dell’opera di riqualifica per ottenere fin dalla sua messa in opera l’effetto desiderato dal progetto». Un progetto definito dall’Esecutivo «coraggioso e lungimirante, che intende restituire alla cittadinanza uno spazio pubblico moderno, accessibile e sostenibile, in linea con le sfide della mobilità del trasporto pubblico e quelle climatiche, urbanistiche e sociali».
Questo anche perché il piazzale ex Scuole dalla demolizione dell’edificio scolastico da cui prende il nome, avvenuta nel 1969, ha assunto diverse funzioni, fino alla conformazione attuale con il lato nord est occupato dalla pensilina della fermata dei mezzi pubblici e la parte sud ovest adibita a parcheggio per i veicoli a due ruote.
In futuro invece non sarà più così. O almeno sono queste le intenzioni. Che immaginano una foresta di alberi sopra cinque corsie per i bus, servite da tre banchine collocate al posto dell’attuale pensilina Botta, che verrà demolita (presso una di queste, quella più a nord, ci sarà il capolinea del tram-treno) e, a sud, una superficie pubblica per la popolazione sulla quale troveranno spazio un ufficio delle TPL, un chiosco e un front office della Polizia della città di Lugano. Sotto il piazzale si immagina invece un nuovo posteggio interrato per biciclette e motocicli.