Riva San Vitale

Dall’idea «rubata» a Neuchâtel quarant’anni di scivolate sul lago

Nel 1985 Tino Vassalli «portò» nel Mendrisiotto il windsurf
©Francesca Agosta
Stefano Lippmann
13.08.2025 06:00

Da ormai quarant’anni, sulle rive del Ceresio, si alzano le vele sulle tavole. Lo fanno da Riva San Vitale, zona Batüda. Nel 1985, grazie a un’intuizione, a sud del Ticino arrivò la possibilità di praticare la disciplina del windsurf, una prima assoluta. Artefice dell’idea, allora, fu il maestro di ginnastica Ernesto Vassalli, per tutti Tino. Classe 1937, Tino Vassalli ancora oggi pratica questo sport. E dopo quarant’anni ancora lo si trova a dispensare consigli nell’area del Windsurf Club di Riva San Vitale. «Nel 1984, con una classe della scuola mi recai in una località vicino al lago di Neuchâtel a partecipare a un concorso di atletica leggera» ci racconta Tino Vassalli, che abbiamo incontrato nella sede del Club. «Fra una pausa e l’altra – continua – proposi ai ragazzi di fare una passeggiata in riva al lago e con grande sorpresa vidi diverse tavole da surf, vele e boma: ossia tutto l’occorrente per affrontare una scivolata sullo specchio dell’acqua». È in quel frangente che si accende la metaforica lampadina: «Mi è venuta l’idea di fondare un Club a Riva per ammirare ancora di più il nostro bellissimo Ceresio». E grazie alla collaborazione del locale Patriziato – sottolinea – «il sogno si è avverato».

Dopo quarant’anni, il Club – grazie ad amici, monitori e volontari – è ancora attivo. Tino Vassalli ricorda ancora il primo debito contratto: tremila franchi per 5 tavole, allora erano arrivate tramite la BIC», l’azienda che tutti conosciamo per gli accendini e le penne a sfera. L’idea fa breccia: «Ogni weekend avevamo 20 partecipanti» e il Club contava circa 160 soci. Oggi il numero è un po’ diminuito, non l’offerta: «Si possono fare lezioni di stand up paddle, windsurf e canoa». Insomma, per chi volesse affacciarsi al lago da una diversa «prospettiva», le opportunità non mancano.

Chiediamo, infine, a Tino Vassalli cosa lo abbia spinto, e cosa lo spinga ancora oggi a 88 anni, a issarsi sulla tavola: «Il piacere di scivolare sull’acqua, spinti dal vento e riuscire a tenersi in equilibrio sulla tavola praticando diverse manovre, mi affascina».

Si festeggia

Come detto, quest’anno il Windsurf Club spegne le sue prime 40 candeline. Per l’occasione, il 23 agosto, in sede è prevista una giornata di festeggiamenti. Innanzitutto sarà riproposta la regata dei windsurf. Inizierà alle 13 e tutte le persone interessate possono partecipare: per iscriversi basta mandare una mail all’indirizzo [email protected]. Chi vorrà, dalle 16, potrà partecipare a un tour con il «SUP», lo stand up paddle. Alle 18 sono invece previsti l’aperitivo e la parte ufficiale dei festeggiamenti: tra gli ospiti che interverranno ci saranno il sindaco Antonio Guidali, il presidente del Patriziato Lorenzo Vassalli e quello storico, Alberto Sassi. Non mancheranno le parole del capodicastero Sport e tempo libero Noris Guarisco e il pensiero dell’arciprete, don Carlo Scorti. Sarà inoltre riservato un omaggio ai soci fondatori e ai monitori che si impegnano nel club. E per finire, un gesto simbolico e commemorativo: all’esterno della sede sarà piantumato un albero.

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