Danni ai clienti per un milione

MENDRISIO - Ha danneggiato i clienti della banca per cui lavorava per più di un milione di franchi il cittadino italiano di Mendrisio (ma residente a Paradiso) a processo ieri alle Assise correzionali di Mendrisio a Lugano. Dipendente della Banca Popolare di Sondrio, dapprima come impiegato per l'agenzia di Chiasso e in seguito come responsabile di quella del Borgo, il 44.enne ha sottratto illecitamente denaro sull'arco di 7 anni, tra l'ottobre del 2005 e il giugno del 2012.
Rito abbreviato
Durante il processo svoltosi ieri alla Corte delle Assise correzionali l'uomo, attualmente disoccupato, ha detto di essere «alla disperata ricerca di un impiego» ed ha riconosciuto tutti i fatti elencati nell'atto d'accusa, sia per quanto riguarda i prelevamenti che le firme false. «Le operazioni illecite sono state ricostruite anche attraverso le sue dichiarazioni nei verbali» ha detto il presidente della corte Amos Pagnamenta durante la presentazione dell'atto d'accusa. Non c'è stato dibattimento però. L'accusa, rappresentata dalla procuratrice pubblica Francesca Lanz, e la difesa, rappresentata dal difensore d'ufficio Pascal Cattaneo, si sono accordate sulla pena. Una punizione definita «adeguata» da Pagnamenta.
Il processo si è quindi concluso con una procedura abbreviata, senza che accusa e difesa prendessero la parola o ponessero domande. La condanna stabilita è di 24 mesi di detenzione, tutti sospesi condizionalmente per un periodo di prova di 4 anni. «Il periodo di prova deciso è piuttosto lungo – ha detto il presidente all'accusato –. Nei prossimi quattro anni dovrà rigare dritto, altrimenti le conseguenze saranno ben peggiori».