Decine di milioni per migliorare la vivibilità del Luganese

MASSAGNO - Diverse migliorie alla mobilità lenta e a quella su gomma, sia pubblica che privata, nel Luganese hanno fatto un passo avanti. Il Consiglio di Stato ha infatti chiesto un credito di 19,5 milioni (che sarà discusso in Gran Consiglio in autunno) per progettare e realizzare diverse opere contenute nel Programma di agglomerato del Luganese di terza generazione (PAL). Si tratta in particolare di ciclopiste e del concetto di Porta Ovest fra Massagno e Savosa, che prevede di rivoluzionare l’uso delle due bretelle autostradali, oltre alla riqualifica urbana di via San Gottardo. Le opere in tutto oltre 38 milioni (i soldi mancanti ce li metteranno la Confederazione, i Comuni interessati e - in un caso - le FFS).
Gli interventi sono stati presentati oggi a Massagno dal direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, dal presidente della Commissione regionale dei trasporti Giovanni Bruschetti e dal capoarea operativa del Sottoceneri Diego Rodoni, che li ha illustrati nel dettaglio.
Zali ha detto che si tratta «di un pacchetto di misure a favore della mobilità pubblica e privata, e di quella lenta, che in buona parte miglioreranno la vivibilità nelle zone periferiche di Lugano», oggi vittime del traffico in transito in particolare verso la città. «Non si tratta di cementificazione - ha aggiunto il consigliere di Stato. - Semmai si correggono errori passati. È dagli anni ‘90 che pianifichiamo e c’è un minimo di frustrazione perché abbiamo difficoltà a passare alle fase realizzativa. Non credo sia dovuto allo stereotipo del Ticino cantone litigioso, quanto al fatto che il nostro territorio è ristretto e ogni centimetro quadrato diventa importante e i nuovi progetti devono essere preparati accuratamente, perché ci sono migliaia di occhi che osservano».
Anche Bruschetti, che ha ribadito il buon lavoro svolto negli anni nello stilare i vari PAL - confermato dalla Confederazione che ha deciso di sussidiarli - ha parlato di una decisione importante: «Questo è un messaggio che inquadra i progetti per i prossimi anni, e anche un segnale e una rassicurazione a Berna, che in passato ci aveva imputato un certo ritardo nel realizzare quanto era stato proposto». Ma quali sono nel dettaglio questi progetti? Vediamolo di seguito, partendo da quello più impattante e forse atteso.
Rivoluzione viaria a Massagno
Il Cantone intende stanziare 2,35 milioni per la progettazione definitiva della Porta Ovest, vale a dire la riconversione autostradale delle rampe che portano a Massagno dall’uscita di Lugano Nord, rese per certi versi obsolete dall’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate. «Spariranno un po’ di strade», ha detto Rodoni. Lo si può apprezzare nelle due immagini sotto, con la prima che mostra la situazione attuale. In particolare sparirà l’accesso all’autostrada a ridosso del Valgersa e pochi metri più su verrà inserita una rotonda. Parimenti sarà rivista quella sull’altro lato del pratone. Il progetto dovrebbe anche avere un impatto fonico sensibilmente minore della situazione attuale.


L’intervento prevede anche la realizzazione di una nuova pista ciclabile, che si sviluppa in parte lungo la bretella ovest, partendo dalla rotatoria della galleria Vedeggio-Cassarate fino al sottopasso Crespera in prossimità dell’incrocio Cinque Vie, ed in parte in lungo la bretella est, partendo dalla passerella pedonale a Massagno fino al ponte FFS per collegarsi con Via ai Lotti nel Comune di Vezia. La realizzazione, se andrà tutto bene, sarà tra il 2023 e il 2025.
Non finisce qua per Massagno, però. Perché verrà anche realizzata la riqualifica urbana di via San Gottardo (8 milioni). Verrà in particolare posata una fascia multifunzionale in mezzo alla carreggia che favorisce pedoni, ciclisti, e le svolte a sinistra. Previsti anche 24 parcheggi laterali di breve durata per favorire i commerci. Infine, verrà prolungata la corsia preferenziale del bus a salire dal tunnel di Besso, per quanto possibile. I lavori dovrebbe completarsi in due anni, nel 2022.

Sempre più spazio alle due ruote
L’altro punto forte della richiesta di credito sono i 10,7 milioni richiesti per potenziare la rete ciclabile nel distretto. Si tratta della seconda fase di investimenti in quest’ambito (la prima ha portato per esempio alla creazione della ciclopista fra Tesserete e Canobbio, o a quella tra Dino e il centro che si sta finalizzando in questi mesi). Questi in breve gli interventi principali previsti:
. LUGANO - Nuova pista ciclabile pavimentata e illuminata tra l’imbarcadero e il ponte Madonnetta (2,6 milioni, realizzazione)
. LUGANO - Nuova pista ciclabile lungo il Cassarate tra il NQC e il ponte Fola (2,2 milioni, progettazione e realizzazione)
. COLLINA D’ORO - Pista ciclopedonale nell’ambito del progetto di riqualifica della strada pedemontana del Pian Scairolo (1,3 milioni)
. BIOGGIO - Pista ciclopedonale via Campagna tra Bioggio e Agno con passerella sul riale Riana (0,7 milioni, realizzazione)
. BEDANO - Pista ciclabile lungo via Vallone/via D’argine lungo il Vedeggio in zona industriale (0,36 milioni, realizzazione)
. MONTEGGIO - Nuova passerella ciclopedonale sulla Lisora (0,69 milioni, concorso e progetto definitivo).
. CANOBBIO - Tratto NQC-Centro studi di Trevano-Nucleo di Canobbio (0,15 milioni, progetto definitivo).
Particolarmente interessante il breve tratto tra Cornaredo e Canobbio, che permettere di chiudere in basso l’anello che, in senso orario, va verso Tesserete, poi a Dino e Cadro e riscende a Cornaredo. La chisura alta è il lugamente atteso Ponte di Spada. Oggi ancora non c’è, ma Rodoni si è detto fiducioso che verrà completato nel prossimo quadriennio.
Addio al passaggio di livello alla stazione di Lugano
«Che io sappia già oggi è un unicum a livello svizzero», ha detto Rodoni ha proposito del passaggio a livello a sud della stazione FFS di Lugano. Che difatti è destinato a sparire in tempi brevi. La misura è prevista nel progetto StazLU1 che intende rivedere la mobilità nel comparto. Quanto segue è una sorta di fuga in avanti. Con il passaggio a livello chiuso, via Basilea sarà riconvertita in via bidirezionale e al suo termine (di fianco al passaggio a livello) sarà costruita una rotonda al fine di garantire l’accesso a via Montarina. Spariranno così una ventina di posteggi. Anche la rotonda negli anni a venire sparirà, se il progetto StazLU1 andrà in porto: via Basilea verrà infatti prolungata con la galleria artificiale del Tassino che si immetterà su via Maraini, creando un anello bidirezionale attorno alla stazione. La rotonda dovrà essere realizzata nel 2021.
Ci sono anche il potenziamento dei bus e l’autosilo a Suglio
Nel messaggio governativo c’è anche qualche dettaglio sull’imminente potenziamento dei trasporti pubblici con l’entrata in funzione della galleria di base del Ceneri a dicembre 2020. Questo prevede l’ampliamento dell’estensione dell’orario di servizio e l’aumento mirato delle frequenze. Per Lugano, ci ha anticipato il municipale Angelo Jelmini, questo comporta all’incirca un incremento del 20% del servizio. La riorganizzazione non necessita di importanti interventi strutturali, a parte il nodo di Paradiso (per cui è però già stato stanziato un credito).
Il Cantone ha però stanziato altri 1,7 milioni per la progettazione di massima di alcune misure infrastrutturali legate al trasporto pubblico: la creazione di due nuove fermate del TILO sulla linea vecchia del Ceneri, a Bironico-Camignolo e a Torricella-Taverne; il nodo intermodale di Ponte Tresa (dei cui sviluppi recenti abbiamo detto qui); l’autosilo P+R a Manno, in zona Suglio (quest’opera sostituirebbe una parte degli stalli P+R inizialmente previsti al nodo di Bioggio-Cavezzolo. La sua ubicazione è più favorevole rispetto a Cavezzolo perché più vicina all’origine degli spostamenti); e la modifica viaria a sud dell’aeroporto di Lugano-Agno (cioè la seconda tappa della circonvallazione Agno-Bioggio).
Le altre «piccole» cose
È stato chiesto infine un credito quadro da 10 milioni di franchi per l’ottava edizione del Piano di pronto intervento (PPI), che è lo strumento con cui il Cantone finanzia le opere infrastrutturali di portata più locale. Questi soldi serviranno, ad esempio, per creare una nuova rotonda a Torricella-Taverne all’intersezione di via San Gottoardo con via Puréca, per interventi di riqualifica e moderazione in via Circonvallazione a Cadro, o per sistemare l’incrocio tra via Monteceneri e via Soresina a Rivera.