Caso Hospita-Lega

Decreto d’abbandono per Camponovo, Aldi e Maderni

La decisione del procuratore generale sostituto, in relazione all’interrogazione presentata dall’MpS lo scorso giugno e da cui sono scoppiati gli addentellati politici della vicenda, è già cresciuta in giudicato
©Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
11.12.2025 20:05

Il decreto d’abbandono del procuratore generale sostituto Moreno Capella, emanato nei confronti del dottor Camponovo – riguardo ai contenuti dell’interrogazione parlamentare dell’MpS da cui sono scoppiati i vari addentellati politici della vicenda «Hospita-Lega» – «è cresciuto in giudicato e per legge equivale a sentenza definitiva». A darne notizia tramite un comunicato stampa, questo pomeriggio, è stato il legale di Camponovo, l’avvocato Nicola Fornara.

Come ricorda lo stesso avvocato nella nota stampa, tramite l’interrogazione – intitolata «Sabrina Aldi, Cristina Maderni, Alvaro Camponovo, Eolo Alberti, Claudio Camponovo, Norman Gobbi, Claudio Zali: tanti soldi, sponsorizzazioni, politica e magistratura e…tanto altro» e alla quale era stato allegato il «famoso» rapporto segreto della Lega – i deputati dell’MpS Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi avevano anche «sollecitato il Gran Consiglio e trasmettere i contenuti dell’atto parlamentare alMinistero pubblico e al Consiglio della magistratura per le valutazioni di competenza». E, ricorda sempre Fornara, «dando seguito alla richiesta dei due parlamentari», l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio aveva effettivamente deciso di trasmettere al procuratore generale l’interrogazione parlamentare con «la richiesta di valutare se nei fatti riportati nell’atto parlamentare si potessero ravvisare comportamenti reprensibili dal profilo penale». Ossia, «fatti che potessero configurare crimini o delitti».

Ebbene, riferisce Fornara, «dopo aver intrapreso i passi procedurali previsti dalla legge e dopo aver esaminato attentamente i fatti, attraverso anche l’acquisizione di documenti e lo svolgimento di interrogatori, in data 13 novembre 2025 il procuratore generale sostituto Moreno Capella ha emanato un decreto d’abbandono con il quale ha accertato che non vi è alcun fatto penalmente rilevante imputabile al dottor Camponovo (e quindi anche all’avvocato Sabrina Aldi e alla deputata Cristina Maderni, che pure patrocino, in quanto citate nell’interrogazione) fra quelli riportati» nell’atto parlamentare dell’MpS. E nel frattempo, come scritto all’inizio, «il decreto d’abbandono è cresciuto in giudicato» e ciò «per legge equivale a sentenza definitiva».

L’avvocato Fornara aggiunge poi un altro elemento nel suo comunicato stampa. «Seppur questo non riguardi direttamente i miei patrocinati, si aggiunga che anche il Consiglio della magistratura si è chinato sul contenuto dell’interrogazione parlamentare e con scritto del 6 agosto 2025, relativamente al decreto d’abbandono del 5 settembre 2024 e al decreto di non luogo a procedere del 10 febbraio 2025 emessi dal procuratore generale Andrea Pagani (ndr. relativi, questi ultimi, al figlio del dottor Camponovo, Alvaro Camponovo, nel frattempo diventato procuratore pubblico) ha rilevato» che entrambe le decisioni (anch’esse già passate in giudicato) «appaiono giuridicamente e fattualmente corrette e fondate su accertamenti seri e sufficienti, non certo sommarie e sbrigative come implicitamente asserito nell’interrogazione» dell’MpS. Insomma, il Consiglio della magistratura ha difeso l’operato di Pagani anche su questo filone.

Detto ciò, il legale fa infine sapere che «il dottor Camponovo si ritiene gravemente leso nella sua onorabilità da parte di coloro che hanno presentato l’interrogazione e da parte di coloro che hanno indotto i due deputati a farlo». E che, come noto, «per questa ragione egli (ndr. il dottor Camponovo) ha già intrapreso azioni legali a sua tutela e altre ne intraprenderà, sia in sede civile che in sede penale». Lo stesso, aggiunge Fornara, «hanno fatto e stanno facendo l’avvocato Sabrina Aldi e la deputata Cristina Maderni». In questo contesto, non a caso, Fornara fa infine sapere che tutti e tre (Camponovo, Aldi e Maderni) «si aspettano ora che il Gran Consiglio decida in tempi brevi sulla revoca dell’immunità parlamentare dei deputati Pronzini e Sergi affinché il Ministero pubblico possa valutare da un profilo penale la loro posizione e la posizione di coloro che li hanno indotti a presentare l’interrogazione».