Locarnese

Dentro il Velodromo Ticino si scatterà anche dai blocchi

Mentre il Consiglio degli Stati approva un credito di 5 milioni, emergono i dettagli del centro polisportivo – Non solo spazio per le due ruote, ma anche all’atletica leggera – L’ubicazione di Tenero sempre in testa alla gara
A Tenero il velodromo troverebbe spazio sul terreno della Coop (ex Cartiera), vicino al centro sportivo. © CdT/Zocchetti
Luca Pelloni
23.09.2021 20:46

Non solo ciclismo. Che, comunque, sarebbe già non poca cosa. Ma anche tanta atletica leggera. Il «Velodromo Ticino», previsto nel Locarnese, ha ricevuto l’appoggio del Consiglio degli Stati, che ha stanziato quasi 80 milioni a favore della promozione dello sport. In particolare circa la Concezione degli impianti sportivi di importanza nazionale (CISIN). Impianti tra i quali, appunto, spiccano il PSE di Cornaredo (a proposito vedi a pagina 13) e la «casa del ciclismo», come è stato riferito dal relatore commissionale Hannes Germann (UDC/SH).

Fermandoci sulle rive del Verbano, dunque, la struttura che avrà un costo stimato finora di 17, di cui al massimo cinque finanziati dal CISIN, sarà un impianto polisportivo per il ciclismo su pista e per l’atletica leggera. Avrà infatti corsie di 250 metri di lunghezza dedicate alle due ruote. E in aggiunta – dettagli mai emersi finora – la superficie all’interno dell’ovale votato al ciclismo dovrà essere appunto usata principalmente per le necessità dell’atletica leggera. Sono così in programma un circuito da 200 metri con 4 corsie, un impianto per lo sprint di 60 metri, installazioni per il salto in alto, con l’asta e in lungo, nonché un impianto per i lanci.

Il tutto secondo un progetto congiunto tra Swiss Athletics e Swiss Cycling, che vede in prima fila anche il presidente della Federazione ticinese di ciclismo, Fabio Schnellmann (vedi anche box), che spiega al CdT come l’ubicazione di Tenero, sul terreno della Coop (ex Cartiera) rimanga in testa rispetto a quella di Losone. E questo per la vicinanza al Centro sportivo nazionale della gioventù, vista con particolare simpatia dagli uffici di Berna. Alla luce dei contenuti per all’atletica leggera, caldeggiati appunto dalla Confederazione, Schnellmann spiega inoltre che ora il progetto verrà affinato, aggiustando i costi e nel contempo il business plan. E anche sondando la possibilità di inserire nel centro polisportivo ulteriori contenuti. Perché più partner entreranno in gioco e meno complicato sarà trovare i rimanenti finanziamenti. Senza mai scordare la necessità di pensare ai futuri costi di gestione.

La soddisfazione di Quattrini
«Non posso che essere estremamente soddisfatto, perché questo impianto andrà a rafforzare la capacità dell’atletica leggera nella sua veste invernale», è il commento a caldo del presidente della Federazione ticinese di atletica leggera (FTAL), Francesco Quattrini. «Ora, infatti, disponiamo unicamente di una pista da 60 metri nella palestra Regazzi a Gordola». Con tutti i pregi e i limiti del caso. «In futuro, con un circuito da 200 metri, potremmo invece pensare di organizzare competizione di livello nazionale o internazionale. Ciò che potrebbe anche riflettersi in modo più che positivo a livello di promozione».
E sempre in tema di promozione, ma dello sport in generale, Quattrini sottolinea inoltre il fatto che il Consiglio degli Stati, all’unanimità, ha aumentato di 13 milioni da destinare, appunto, a favore dell’attività sportiva. «Da un lato può essere una reazione agli ottimi risultati ottenuto alle recenti Olimpiadi di Tokyo. Ma credo che sia anche un segno della volontà di partire nell’era post-COVID, puntando sul benessere e la salute della nostra società».