Dietro al LAC uno spazio ai giovani

A tu per tu con il portavoce del centro culturale Morel di Lugano: "Grazie alla nostra esperienza speriamo in un dialogo con la Città per promuovere altre realtà della scena alternativa"
Chiara Nacaroglu
06.04.2018 06:00

LUGANO - "Siamo molto contenti": così un portavoce dello Spazio Morel, commenta la decisione del Municipio di Lugano che permetterà al centro culturale di rimanere aperto fino alla fine dell'estate (Vedi Suggeriti). La discussione con l'Esecutivo cittadino - che all'inizio esigeva la richiesta da parte dell'associazione di una licenza edilizia per poter proseguire l'attività - è stata lunga: "Il primo incontro risale a inizio dicembre, è stato un processo abbastanza faticoso", continua.

Nato come progetto del collettivo "Drunken Sailors", lo Spazio Morel ha aperto i battenti il 25 febbraio dell'anno scorso nello spazio dell'ex garage situato in via Adamini, dietro al LAC, a Lugano. Propone concerti, mostre, incontri di poesia e molto altro. Al suo interno trovano spazio anche un atelier, un'officina del legno e una residenza per artisti."Dopo diversi anni che come collettivo organizzavamo eventi in bar e altri locali del Luganese, e dopo una collaborazione con il Molino, abbiamo iniziato a cercare uno spazio dove poter ampliare la nostra programmazione aggiungendo l'organizzazione di mostre d'arte e incontri di vario genere." I "Drunken Sailors" sono partiti giovanissimi - i primi sei soci si sono trovati all'età di 18/19 anni – con l'idea di promuovere una forma diversa di svago e cultura per i loro coetanei. Due anni fa si sono imbattuti nelle modine posizionate sul garage Morel. "Abbiamo incontrato i proprietari dello stabile presentandogli il nostro progetto e loro ne sono stati entusiasti, tanto da darci in comodato d'uso le superfici fino al momento della demolizione, che avverrà alla fine dell'estate". Per partecipare alle varie iniziative di Morel basta tesserarsi – sostenendo così con un prezzo simbolico l'associazione non-profit e la sua gestione - e poi, a seconda degli eventi, viene richiesto un contributo di sostegno alla programmazione. Nonostante sia un'iniziativa nata da un gruppo di ragazze e ragazzi tra i 25 e i 30anni, si rivolge a un pubblico intergenerazionale: "Vengono a trovarci sia giovani che persone più adulte, Morel è un luogo davvero per tutti", spiega ancora il portavoce dello spazio.

"In futuro più dialogo per promuovere realtà alternative"

La soddisfazione per la decisione odierna del Municipio non riguarda esclusivamente la realtà del Morel. "Speriamo che la nostra esperienza possa essere un segnale positivo. Il nostro obiettivo – continua – è anche quello di mantenere vivo lo sviluppo della cultura indipendente e alternativa: sarebbe bello che, in futuro, anche grazie alla nostra esperienza si possa avviare un dibattito con la popolazione e la Città di Lugano. Secondo noi servirebbe una regolamentazione più attuale e agevole per il tipo di operato che un'associazione culturale indipendente vuole mettere in piedi". In questi mesi di trattative e discussioni con il Municipio, altre associazioni indipendenti della scena luganese hanno fatto "rete" insieme a Morel. "Siamo stati aiutati da Abanda e Sonnenstube e insieme a loro ci hanno sostenuti anche i gestori del Lido San Domenico, con i quali collaboreremo quest'estate per il secondo anno consecutivo".

L'associazione culturale continuerà così nei prossimi mesi a promuovere i propri eventi. Poi, l'ex garage Morel sarà demolito e andrà incontro al suo destino: al suo posto sorgeranno un complesso abitativo e un ristorante.

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