Diossido di cloro contro le malattie: il Ministero pubblico indaga

Il Ministero pubblico ticinese ha aperto un incarto in relazione a un caso di «somministrazione di sostanze illegali (diossido di cloro)», un prodotto disinfettante simile alla candeggina e commercializzato con l’acronimo CDS. Lo rivela la RSI nell’ambito di un’inchiesta legata a questa sostanza - classificata come tossica secondo la legge sui prodotti chimici - e al suo erroneo utilizzo nella lotta a cancro e autismo o come prevenzione contro il coronavirus. Le autorità, citate dal servizio pubblico, precisano che si tratta di un caso singolo, e che «gli accertamenti sono nati a seguito di una segnalazione e si sono tradotti anche in un intervento della polizia cantonale nei mesi scorsi». A mettere in guardia contro l’utilizzo di prodotti «miracolosi», fra i quali anche il diossido (o biossido) di cloro è stato, negli scorsi mesi, anche l’organo svizzero di sorveglianza Swissmedic.