Elezioni

«Dobbiamo avere paura soltanto di noi stessi»

I candidati PLR al Municipio di Bellinzona ratificati fra gli applausi dell’assemblea - L’obiettivo è confermare gli uscenti Simone Gianini e Christian Paglia e difendere la poltrona lasciata vacante da Andrea Bersani - E quella di sindaco persa nel 2008? Si vedrà
Ecco la rosa liberale radicale che il 5 aprile punterà all’Esecutivo. © Ti-Press/Elia Bianchi
Alan Del Don
20.01.2020 22:34

Nessuno l’ha detto apertamente. Nessuno, stasera, ha spronato il Partito liberale radicale (PLR) a riprendersi quello che è sempre stato suo, nella storia di Bellinzona, fino alla legislatura 2004-2008 (compresa): la poltrona di sindaco. L’obiettivo il prossimo 5 aprile, in primo luogo, è difendere i tre seggi in Municipio e i 22 scranni in Consiglio comunale. Non si tratta certamente di un’impresa, considerando l’atavica forza del PLR nei 13 quartieri della Città aggregata.

Tuttavia vanno considerati tre fattori che potrebbero avere un peso preponderante sull’appuntamento con le urne in programma fra poco più di due mesi. Da un lato la perdita di velocità registrata sia alle Cantonali sia alle Federali, con la diminuzione di poco meno di 900 schede in entrambe le occasioni rispetto alle Comunali del 2017. Secondariamente vi è stato l’addio alla politica del vicesindaco Andrea Bersani, un pezzo da novanta non facile da sostituire, al quale l’assemblea ha tributato un’appassionata standing ovation. E, terzo, non va sottovalutato lo scacchiere politico ulteriormente frastagliato all’ombra dei castelli dopo la decisione dei Verdi di correre da soli; gli ecologisti potrebbero rosicchiare qualcosa un po’ ovunque, non solo a sinistra, magari strizzando l’occhio pure al «voto di protesta» o di coloro che sono scontenti del post aggregazione.

«Una lista rappresentativa»

I vertici liberali radicali della capitale sono perfettamente coscienti dei rischi insiti nelle imminenti elezioni. «È un momento difficile. Va recuperata l’attrattiva del PLR. Questa è la sfida. Dobbiamo avere paura solo di noi stessi», ha affermato il presidente sezionale Marco Nobile. Non è un caso che la Commissione cerca abbia individuato sette profili in grado di «rispondere alle esigenze di rappresentatività, territoriale, professionale, di genere e di età». La lista è stata approvata tra gli applausi nella gremita aula magna della Scuola arti e mestieri. I presenti all’inizio hanno altresì ricordato l’ex consigliere di Stato Giuseppe Buffi a vent’anni dalla scomparsa.

A questo punto non ci resta che passare in rassegna la rosa PLR. Iniziando dagli uscenti. Simone Gianini, classe 1976, di professione avvocato e notaio, siede nell’Esecutivo dal 2012: «I liberali radicali sono persone responsabili e in questa legislatura l’hanno dimostrato. Desidero continuare con determinazione per far crescere la Città». Nel consesso da nove anni, il 50.enne Christian Paglia, direttore dell’Istituto materiali e costruzioni della SUPSI, dopo la riconferma sudata del 2017 stavolta dovrebbe avere la strada spianata. «Come sempre fatto mi impegnerò per il Comune con pragmatismo perché c’è ancora molto da fare», ha rilevato il capodicastero Opere pubbliche e ambiente.

In rampa di lancio

Secondo i pronostici la poltrona lasciata vacante da Andrea Bersani dovrebbe essere occupata dal capogruppo nel Legislativo e granconsigliere Fabio Käppeli. Il 25.enne sta ultimando il master all’Università di Lucerna: «Entusiasmo, impegno e concretezza. Sono cresciuto ma non sono cambiato. Ora bisogna costruire la Bellinzona del 2040». Obiettivamente gli altri quattro candidati in lizza hanno poche possibilità di entrare a Palazzo civico. Partiamo, in rigoroso ordine alfabetico, dal 51.enne ex sindaco di Claro Renato Bison, direttore della Business Unit elettrotecnica della AF Toscano SA, il quale ha precisato che «occorre avere una visione. Porto esperienza professionale e politica». Ha già masticato politica comunale nel plenum di Sementina anche Maria Cordasco (classe 1968), funzionaria cantonale: «La popolazione bisogna ascoltarla per trovare soluzioni concrete, senza false promesse».

L’altro volto femminile in corsa è quello di Maura Mossi Nembrini, 51 anni, direttrice dell’Ufficio tecnico e dell’Azienda acqua potabile di Biasca, che «torna» al PLR dopo la doppia parentesi sulla lista Più donne alle elezioni cantonali e federali. «Mi manca la gavetta ma non la curiosità di conoscere. Ho a cuore il territorio», ha spiegato l’architetta. Infine il 39.enne ingegnere in meccanica Nicola Zaharulko, presidente della sottosezione PLR di Camorino: «Mettersi in gioco in prima persona è il modo più efficace per sentirsi parte della Città».

Legislativo, lasciano in cinque

Dei 22 uscenti non si ripresentano in 5. Per completare la lista mancano ancora cinque nomi. Ecco i candidati, allo stato attuale, al Consiglio comunale suddivisi per circondario.

Per il circondario Bellinzona:

- Anita Banfi

- Carlo Banfi

- Renato Bison

- Sandra Carrara

- Fabio Cattani

- Ivan Cimbri

- Fausta Colombo

- Fabrizio Delcò

- Lorenza Ghitti-Coggi

- Simone Gianini

- Giuliano Guerra

- Fabio Käppeli

- Vito Lo Russo

- Roberto Mercoli

- Matteo Mozzini

- Christian Paglia

- Marcello Pavone

- Tamara Pedrazzoli Bernasconi

- Roberto Pedrini

- Kevin Pelli

- Elena Perazzi

- Paolo Righetti

- Raoul Sasselli

- Tiziano Zanetti

- Nicola Zorzi

Per il circondario Giubiasco, Camorino, Pianezzo e Sant’Antonio:

- Marco Bini

- Giorgio Botta

- Fabio Briccola

- Carlo Celpi

- Mattia Corazza

- Manuel Della Santa

- Renato Dotta

- Alberto Marietta

- Giulia Mozzini

- Vincenzo Mozzini

- André Pereira

- Michela Pini

- Michele Tamagni

- Nicola Zaharulko

Per il circondario Monte Carasso, Sementina e Gudo:

- Daniele Bernardazzi

- Sabina Calastri

- Arno Ceschi

- Maria Cordasco

- Carmelo Malingamba

- Enrica Nesurini

- Matteo Pezzolla

- Patrick Rusconi

- Damiano Stroppini

Per il circondario Gorduno, Gnosca, Claro, Preonzo e Moleno:

- Alberto Battaglia

- Andrea Cereda

- Laura Codiroli

- Sheila Genazzi Benzoni

- Bixio Gianini

- Christian Jam

- Roberto Keller

Quel trend da invertire

Nel 2017 il PLR cittadino aveva ottenuto per l’Esecutivo il 28,1%, mettendo in carniere 4.622 schede. Schede che come detto sono andate diminuendo alle Cantonali dello scorso aprile (-871) e da queste ultime elezioni alle Federali di ottobre (-879). Un trend che non preoccupa il partito di maggioranza relativa che ritiene ci siano le premesse per recuperare il terreno perso. Se questo basterà per sfilare la poltrona di sindaco al socialista Mario Branda è però tutto da vedere.