Docente di tedesco, protesta scritta anche a Mendrisio

MENDRISIO - Monta la protesta nei confronti della docente di tedesco delle scuole medie di Mendrisio e Morbio Inferiore finita nella bufera per i suoi metodi di insegnamento e per assenze ritenute non giustificabili: dopo gli allievi iscritti ai corsi avanzati del terzo anno nella sede del paese valligiano, anche quelli del capoluogo hanno preso carta e penna per mettere nero su bianco il loro malcontento. La missiva - che i ragazzi, contrariamente a quanto fatto dai coetanei di Morbio, non vogliono in alcun modo divulgare poiché preferiscono la via del dialogo con l’insegnante e i vertici scolastici - è da qualche giorno in mano alla direttrice delle Medie di Mendrisio Nicoletta Meroni-Carlovingi Garzoni, che ieri ha pure incontrato gli alunni. Nello scritto, gli studenti esprimono in particolare forti perplessità in relazione allo svolgimento delle verifiche. È tuttavia solo la spia di un disagio ben più profondo che si trascina da anni. Da diverso tempo tra gli operatori del settore si discuteva di alcuni comportamenti e della qualità dell’insegnamento della docente di tedesco. Fonti attendibili riferiscono di lezioni concluse su decisione della professoressa di origini toscane un quarto d’ora prima del termine, con allievi sorpresi dalla direzione a gironzolare per i corridoi o arrivati a casa in anticipo, per l’ovvio disorientamento dei genitori. Non mancherebbero commenti sprezzanti nei confronti di colleghi e allievi dei corsi base di tedesco. Ieri abbiamo quindi chiesto a Meroni-Carlovingi Garzoni una presa di posizione sulla lettera, sull’incontro coi suoi studenti e sulle tante critiche rivolte alla docente 54.enne, ma la direttrice di Mendrisio si è limitata a rispondere che non intende «entrare nella questione». Un silenzio che non fa altro che alimentare uno smarrimento ormai palpabile nella sede scolastica di Mendrisio, dove la maestra oggetto delle viranti critiche godrebbe di una difesa incondizionata da parte della direzione. Anche su questo rilievo, Meroni-Carlovingi Garzoni non replica. Con la spinosa vicenda è alle prese la locale Assemblea dei genitori da più di due anni, in cui non sono mancati i richiami alle autorità scolastiche cantonali. «Siamo addirittura sbigottiti che a fronte di tali segnalazioni, ripetute negli anni e provenienti da più fonti, il comitato, i genitori e soprattutto gli allievi sono ancora chiamati a pazientare. Addirittura - si leggeva in una nota diffusa settimana scorsa dal comitato dell’Assemblea dei genitori della scuola media di Mendrisio - gli ultimi gridi di allarme scaturiscono dagli allievi stessi. Ora il comitato auspica che si giunga finalmente a una soluzione di questa incresciosa situazione che pregiudica gravemente il sacrosanto diritto dei nostri ragazzi ad avere un insegnamento di qualità, oltre tutto in una materia come la lingua tedesca, così importante in Svizzera». Il comitato dei genitori mendrisiense si soffermava poi su un libro scritto dall’insegnante di tedesco, sottolineando di avere «già a suo tempo segnalato la gravità dei contenuti ivi espressi dalla docente in chiaro urto ai suoi doveri secondo le normative vigenti».
In mezzo a tanti, imbarazzati silenzi delle autorità scolastiche, a far rumore è lo scontento degli allievi. Nella loro missiva, divulgata in esclusiva dal Corriere del Ticino del 20 febbraio, gli alunni di Morbio Inferiore hanno tra l’altro scritto in merito al lavoro della docente: «Siamo indietro col programma; parla male dei docenti avuti in precedenza, dando la colpa a loro o a noi stessi dei nostri insuccessi; si permette di denigrare gli alunni che frequentano i livelli B; ci invita a leggere il suo libro; prende di mira alcuni allievi; ci apostrofa con un linguaggio inadeguato, come pure inadeguato è il suo comportamento; arrotonda le note a suo piacimento; si assenta dalle nostre lezioni per andare a promuovere il suo libro; troviamo argomenti mai trattati nelle verifiche».
L’unico auspicio degli studenti è che finalmente le loro critiche argomentate vengano prese sul serio dagli organi direttivi e gestionali della scuola.