Donata mezza Cima Norma

Ceduta alla neonata Fondazione culturale "La Fabbrica del cioccolato" parte dell’immobile di inizio ‘900 in valle di Blenio
Il villaggio industriale attivo nella produzione di cioccolato si sviluppò all’inizio del XIX secolo. Sulla sinistra l’immobile principale, oggetto della transazione.
Red. Online
07.10.2015 06:00

BELLINZONA - «Senza il gioco di squadra tutto questo non sarebbe stato possibile». Parola di Giovanni Casella Piazza, uno degli artefici del rilancio dell'ex fabbrica del cioccolato Cima Norma di Dangio-Torre. Negli scorsi mesi il progetto per la realizzazione di uno spazio artistico-culturale ha avuto importanti sviluppi. Anzitutto è stata sancita la cessione dell'immobile principale di cinque piani in cui la produzione cessò definitivamente nel 1968. Giuridicamente lo storico stabile è stato trasformato in condominio. Per metà, ovvero le aree destinate alle attività pubbliche, è passato sotto il controllo della neocostituita Fondazione «La Fabbrica del cioccolato». In sostanza queste aree sono state donate alla Fondazione dai coniugi Venturini, da qualche anno a capo della società Cima Norma SA che rimane proprietaria dei rimanenti edifici del complesso industriale realizzato a inizio Novecento. L'altra metà del condominio (una superficie di circa 2.700 metri quadrati) è costituita dalla parte residenziale, quella dei dieci loft ricavati negli scorsi anni (già abitati) e degli altri quattro che verranno inseriti prossimamente. L'operazione relativa a questa parte a carattere residenziale comporta la ristrutturazione e la vendita delle PPP (loft) con l'obiettivo di rimanere ben al di sotto dei valori di mercato della zona. A occuparsi della sua gestione immobiliare, per motivi giuridici, non potrà essere la citata Fondazione: il compito è stato affidato alla società di consulenza finanziaria Lextray (Suisse) SA. Intanto, ed è un'altra novità, per le aree passate sotto il controllo della Fondazione prossimamente verrà presentata una domanda di costruzione: si tratta di consolidare l'infrastruttura e gli impianti.

Spazio per produzioni artistiche multidisciplinari: gli scopi della nuova entità

La Fondazione «La fabbrica del cioccolato» è stata costituita il 28 agosto per insediare un centro a disposizione di forme artistiche multidisciplinari e a carattere internazionale, come quella cinematografica (proprio a Dangio si sono tenute le prime riprese della produzione italo-svizzera «Beyond the Mist»). È presieduta dall'industriale argoviese Hans Müller, affiancato da Giovanni Casella Piazza. Ne fanno parte anche il regista Daniele Finzi Pasca, Franco Marinotti e Stefano Dell'Orto.  Obiettivo: soddisfare la sete di spazi delle varie forme di produzione culturale, non nella fase di presentazione al pubblico quanto in quella preparatoria: «Spesso il settore necessita di spazi difficili da trovare in città», spiega Giovanni Casella Piazza. Si strizza quindi l'occhio pure alle prove musicali, all'arte e al teatro. Tra gli scopi della Fondazione c'è anche la tutela del patrimonio culturale e architetturale di quello che fu un vero e proprio villaggio industriale arrivando nei periodi di maggior splendore a sfamare 300 famiglie bleniesi.