Mendrisio

Dopo i disturbi e i lamenti, si cerca il compromesso

Il Municipio prende posizione in merito ai disturbi della quiete da parte di gruppi di minorenni a Canavée – Il responsabile dell’Ufficio famiglie e giovani: «Con il dialogo e la prevenzione si possono trovare delle soluzioni a lungo termine che mettano d’accordo tutti»
© Ti-Press/Francesca Agosta
Matteo Casali
30.07.2022 06:00

«È evidente che situazioni di questo tipo necessitino anche di strategie a lungo termine, … Apparentemente l’uso esclusivo di azioni coercitive, può sì rassicurare, ma non risolve il problema». Così il Municipio di Mendrisio conclude nella replica all’interrogazione «Schiamazzi e disturbo della quiete pubblica in zona Canavée» firmata dai consiglieri comunali del PPD Daniele Raffa, Fabrizio Poma e Gianluca Padlina. Abbiamo deciso dunque di partire dalla fine di questa risposta che racchiude un tema complesso riguardante dei gruppi di ragazzi in formazione, tra i 13 e 16 anni, che talvolta eccedono con azioni di disturbo o atteggiamenti sopra le righe. Come già scritto nelle scorse settimane sono pervenute diverse lamentele in merito a dozzine di giovani che si ritrovano la sera (soprattutto nei giorni prefestivi) all’esterno della scuola elementare di Mendrisio, usano i motorini nel parcheggio adiacente, entrano in palestra a disturbare delle attività organizzate e si arrampicano sui tetti della struttura scolastica.

Le difficoltà nel post-restrizioni

Nel 2021, in periodo di restrizioni da pandemia, dopo diversi assembramenti nella zona sopracitata e nel vicino parco di Villa Argentina, il dicastero Sicurezza e il dicastero Politiche sociali e politiche di genere si sono mobilitati, lanciando segnali di concretezza. Ne è seguito anche l’impegno dell’Ufficio famiglie e giovani, la scintilla che ha fatto sì che si creasse una rete regionale per monitorare simili eventi, composta da: polizie comunali di Mendrisio, Chiasso e Stabio, Polizia cantonale, SOPR (Servizio di prossimità regionale), Servizi sociali di Chiasso e Scuole medie di Mendrisio. Da marzo l’Ufficio famiglie e giovani si è attivato per raccogliere più elementi e comprendere questa situazione specifica. L’Esecutivo osserva che: «I giovani e le giovani, come anche in altri comuni, necessitano di luoghi d’incontro, ma essendo rumorosi e adottando comportamenti talvolta sopra le righe (condotta che ha accomunato tutte le generazioni in questa fascia d’età) sono poco tollerati dalla popolazione adulta».

Dialogo come chiave di lettura

La risposta alla domanda «Se il Municipio è al corrente, quali azioni sono state già messe in atto per evitare queste situazioni?» è che l’Ufficio famiglie e giovani ha già preso contatti con alcuni degli abituali frequentatori che fanno parte del gruppo che si ritrova a Canavée, per instaurare un dialogo e capire le motivazioni dietro certe azioni. È emerso che secondo i ragazzi, dietro ad alcuni comportamenti, risieda una «sensazione di complicità che emerge fra i pari nel fare azioni che vengono percepite come divertenti, ma ammettono di non avere consapevolezza in ciò che fanno, e dunque non c’è l’intenzione di danneggiare altri, ma semplicemente passare dei bei momenti in gruppo». Da questo punto di partenza si è sviluppata una collaborazione con il Mendrisio Basket per la gestione di alcuni ragazzi e soprattutto con l’Assemblea dei genitori di Mendrisio. Inoltre durante il fine settimana, in particolare il venerdì dalle 21 alle 24, vige e verrà mantenuta la presenza, a supporto della polizia comunale, del personale dell’Associazione City Angels.

Da noi raggiunto il responsabile dell’Ufficio famiglie e giovani e del Centro giovani del capoluogo Luca De Stefano aggiunge: «In seguito alle segnalazioni arrivate, abbiamo parlato con alcuni giovani che frequentano la nostra struttura, sapendo che spesso si recano a Canavée; in questo modo abbiamo potuto chiarire il quadro della situazione. Bisogna trovare – prosegue De Stefano – un compromesso tra la voglia di divertirsi dei minorenni e le esigenze della popolazione adulta, per questo siamo stati consultati anche sul progetto di un parco alla rotonda di fronte al centro pediatrico di Mendrisio, con zona di svago e skate park. Il progetto permetterà di dare un luogo di ritrovo ai ragazzi in zone più esterne dove il rumore non dia fastidio».

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